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Un buon libro rinfranca lo spirito e …accorcia la pena!

Si sa, è così! Da sempre la lettura ricopre un ruolo di fondamentale importanza per l’accrescimento personale sia dal punto di vista culturale che formativo, accanto a tutta una ben nutrita serie di altri notevoli benefici.

Adesso leggere potrebbe addirittura essere ancor più conveniente, o almeno per una specifica categoria di persone! Infatti, d’ora in avanti, un buon libro potrebbe rinfrancare ancor di più l’animo riducendo le pene detentive.

È la proposta di legge per la promozione della lettura nelle carceri approvata nella giornata di ieri nella seduta della Giunta Regionale e illustrata al Parlamento tramite le parole dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri che ha riferito: “La lettura e’ uno straordinario antidoto al disagio e favorisce la consapevolezza e il riscatto sociale e personale”.

Ma come dovrebbe funzionare? Semplice, sulla scorta di una simile iniziativa delle carceri brasiliane i cui risultati sono stati positivamente giudicati, chi deve scontare una pena maggiore ai sei mesi avrà diritto a tre giorni di sconto della stessa per ogni libro letto, ma solo dopo accurata verifica da parte di un educatore appositamente dedicato. Lo sconto sarebbe cumulabile individualmente fino a un massimo di 48 giorni.

Una proposta, dunque, che si inserisce e si radica a pieno diritto all’interno di una considerevole opera di sensibilizzazione alla lettura che, attivata a carattere nazionale, si pone come obiettivo precipuo la riduzione della smisurata percentuale di coloro che difficilmente riescono ad accostarsi a un libro … e che non sanno cosa si perdono.

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