Procura della Repubblica

Paola: ambiente e turismo, depurazione e approfondimenti

Seguendo le raccomandazioni della pubblica maestranza, ispirate da un paterno spirito di denigrazione richiedente un approfondimento delle notizie sulle quali basare un servizio giornalistico, su queste parole è stata posta un’immagine che chiarisce, una volta di più, le ragioni per le quali sia doveroso ritornare su una questione documentata attraverso delle immagini prive di commento pubblicate giorni addietro.

Il contenuto a cui l’immagine in evidenza fa riferimento, riguarda un testo scritto e firmato dal Dott. Bruno Giordano, Procura della Repubblica di Paola, protocollato al n° 7312 del 18 Aprile 2014, in cui sono espresse considerazioni “formali” riguardo lo stato di depurazione delle acque nel comprensorio ricadente nel raggio d’azione della Procura.

A margine di questa piccola precisazione verrà pubblicato il testo integrale della missiva, ma – preliminarmente – è doveroso rendere noti i dati emersi dopo l’incontro, avuto stamane, con gli operatori dell’Ufficio Ambiente del Comune di Paola.

Di concerto con l’Ufficio Locamare della Guardia Costiera, l’Ufficio Ambiente di Paola (sito in Via Baracche presso i locali che ospitano anche l’Ufficio Tecnico), monitorano costantemente il depuratore di Paola, le aste fluviali del comune con particolare attenzione a quelle che scorrono tra plessi abitativi. I risultati delle loro attività – ad oggi – si sono concretizzate nella risoluzione dei problemi relativi alla Casa Circondariale ed a tutta la zona circostante (comprendente il villaggio turistico che d’estate arriva ad ospitare oltre 3.000 persone), i cui scarichi sono stati intercettati e fatti confluire verso il depuratore. Nella bonifica e nell’intercettamento delle acque del Torrente Fiumarella che, sin dal dopoguerra, rappresentava un vero e proprio canale di scolo a mare non soggetto a filtraggi di nessun tipo. Nel ripristino dello stato naturale del Torrente San Francesco, a quanto pare vero e proprio coacervo di bypass che congiungevano acque nere ed acque bianche, spesso frutto di scarichi abusivi ricavati in baracche e porcilaie smantellate dalle sponde.

Per quanto concerne invece l’argomento “fanghi”, gli operatori dell’Ufficio Ambiente ci tengono a precisare che vengono stoccati e smaltiti dalle ditte preposte alla raccolta.

Fanghi
Lavori di consolidamento degli argini presso il Fiume San Domenico

I rappresentanti ufficiali della tutela ambientale cittadina hanno specificato anche che la macchia marrone comparsa alla foce del fiume San Domenico nei giorni scorsi, è stata causata dai lavori di consolidamento degli argini che stanno interessando il fiume colpito dall’alluvione del 2010. Macchia che comunque era composta in prevalenza da terreno vegetale smosso dagli escavatori. Questi lavori, sospesi in occasione dei giorni dedicati alla celebrazione del Santo Patrono, sono già ripresi e si prevede che termineranno in concomitanza dell’inizio della stagione balneare.

L’ultima precisazione che i rappresentanti dell’Ufficio hanno inteso rilasciare, riguarda una preliminare analisi svolta sulle acque del Torrente Licciardo (quello in cui viene scaricata l’acqua al termine del processo di depurazione) che per il mese di Aprile indicano risultati nella norma.

Di seguito pubblichiamo le prescrizioni raccomandate dal Dott. Bruno Giordano nella missiva inviata ai Sindaci, ai Funzionari Tecnici Comunali Responsabili Impianti di Depurazione (nell’ambito del Circondario afferente alla Procura della Repubblica di Paola), ed al Dirigente Responsabile Settore Ambiente della Provincia di Cosenza. Nel merito delle interpretazioni ognuno potrà farsi un’idea a riguardo ma, senza voler inficiare il punto di vista di nessuno, preme riportare (per la cronaca) che nell’ambito della visita condotta e filmata presso il depuratore cittadino di Paola, è stato possibile registrare lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione che la società Laopools sta comunque conducendo.

 

Oggetto: depurazione delle acque reflue urbane sul circondario di competenza di questa A.G.

 

Si premette che a seguito dei vari controlli eseguiti dalla polizia giudiziaria, un questi anni, si è avuto modo di accertare un miglioramento nella depurazione delle acque reflue urbane. Tuttavia, nell’ottica di collaborazione tra pubbliche amministrazioni, evidenzio alle SS.LL. una problematica emersa durante le attività d’indagine: gli impianti pubblici di depurazione delle acque reflue urbane, a causa dell’arrivo di portate anomale, subiscono gravi conseguenze che vanno ad inficiarne la piena funzionalità; le anomalie delle portate sono da ricondurre all’immissione di acque meteoriche nella rete fognaria pubblica ed all’afflusso estivo dei turisti, ciò’ con conseguenze negative e pregiudizi per la salute pubblica, l’ambiente e l’economia locale.

Per quanto sopra, sarebbe auspicabile, anche per organizzare il lavoro del personale nell’impianto di depurazione nonché per garantire l’approvvigionamento delle materie prime, l’installazione, garantendone il regolare e corretto funzionamento, di un misuratore di portata all’ingresso dell’impianto di depurazione, da monitorare e da registrare giornalmente nell’apposito quaderno di marcia (tra l’altro previsto dall’art. 11 della Legge Regionale Calabria n. 10/97) Quaderno di marcia in cui andrebbero registrati, sempre giornalmente, anche il consumo di energia elettrica, il consumo di reagenti, i rifiuti prodotti e smaltiti con indicazione del tipo e del quantitativo, il volume del fango sedimentato in trenta minuti, la concentrazione dei fanghi in ogni corrente di ricircolo in ogni miscela areata, il consumo idrico (avendo cura di installare misuratore di portata anche per questi). Quaderno di marcia che dovrà essere accuratamente conservato e tenuto a disposizione delle Autorità di controllo nel caso di ispezione all’impianto

Ciò avendo cura, in caso di problematiche cicliche, di adottare gli opportuni provvedimenti amministrativi atti ali eliminazione dei problemi, nonché provvedere alla costante formazione del personale impiegato direttamente o indirettamente nell’impianto di depurazione.

La presente viene rimessa anche alla Provincia di Cosenza, affinché valuti l’inserimento delle suddette indicazioni nelle prescrizioni delle autorizzazioni allo scarico rilasciate.

Distinti Saluti

IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

Dr. Bruno GIORDANO

Timbro e firma

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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