Basilio Ferrari

Il TAR da’ ragione a Ferrari anche su annullamento PSC

Per quanto molti utenti della rete siano già stati edotti sull’argomento, perché rimbalzato da siti vari e dallo stesso blog del Sindaco Ferrari, riceviamo e pubblichiamo (lasciando inalterato il titolo contenente una specifica congiunzione coordinativa copulativa) la nota dirmata dallo staff che si occupa delle comunicazioni istituzionali del Primo Cittadino di Paola.

Il Piano strutturale comunale approvato dalla precedente maggioranza paolana di centrosinistra andava annullato.

La minoranza in consiglio comunale viene nuovamente smentita da un organo di giustizia amministrativa. Infatti la minoranza aveva testualmente parlato di “decisione politica”. Niente affatto, per il TAR é stato un atto dovuto in quanto mancavano elementi fondamentali.
Per il TAR Calabria ha dunque ragione il Sindaco Ferrari che, dopo aver vinto nel merito il ricorso sul dissesto vince anche quello relativo all’annullamento del PSC, lo strumento urbanistico comunale.

Il Tar Calabria dove il Comune é difeso dall’avvocato amministrativista Claudia Parise, ha ritenuto inammissibile il ricorso contro la delibera della maggioranza di centrodestra e afferma sostanzialmente che: la decisione di annullamento si basa sulla rilevazione di un numero di VIZI TALE E DI TALE GRAVITA’ da rendere sicuramente doveroso un intervento volto ad eliminare gli effetti di uno STRUMENTO URBANISTICO ADOTTATO AL DI FUORI DEGLI SCHEMI LEGISLATIVI, giacché sia la delibera di adozione sia quella di approvazione sono intervenute in assenza di alcuni atti fondamentali, quali la dichiarazione del responsabile del procedimento di attestazione dell’acquisizione, prima dell’adozione del PSC completo di REU, di tutti i pareri obbligatori richiesti, della VAS, della valutazione di conformità al Piano territoriale di coordinamento.

In merito il Sindaco Ferrari ha dichiarato: «La minoranza adesso dovrebbe chiedere di nuovo scusa senza nascondersi dai banchi del Consiglio Comunale. La loro é una sconfitta politica prima che giuridica. I giudici amministrativi hanno chiarito che la gestione precedente e’ stata dissennata e fuorilegge. Al diradarsi delle nebbie sollevate dai portatori di interessi privati emerge che il timone e’ ben saldo nelle mie mani e la città viaggia verso la legalita’ degli atti, della trasparenza amministrativa e della correttezza dei conti. Noi guardiamo avanti, al nostro progetto, tra le mille difficoltà ereditate che, come si dimostra puntualmente, nessun ricorso della minoranza riesce a nascondere. A breve non appena verranno trasmessi i dati ufficiali dell’organismo di liquidazione nominato dal Presidente della Repubblica, ritornerò in piazza a parlare ai cittadini per raccontare loro i retroscena di questi due anni di nostra gestione, i nostri progetti, gli obiettivi già raggiunti».

 

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