homo politicus

HOMO POLITICUS: CHI REGGE LE FILA IN POLITICA…

La fine, o quantomeno la crisi, del Partito politico ha permesso la nascita dell’homo politicus. E’ quest’ultimo una specie, non proprio rara dalle nostre parti, il cui identikit è comunque facile da individuare. Innanzi tutto non è giovane, ma può anche essere solo non giovanissimo. Esistono infatti anche in questa città giovani politici che possono già vantare curricula di tutto rispetto che li ha portati ad affrontare campagne elettorali provenendo da destra o centrodestra prima e da sinistra o centrosinistra poi o…viceversa… L’homo politicus vanta sempre buone amicizie politiche. Infatti questo esemplare di attivista non ricopre mai ruoli di primissimo piano ma conosce bene i grossi nomi della politica. Per lui vale la regola del “meglio orbo in un paese di ciechi..”, ovvero leader nello stretto, portatore di voti nel largo. In effetti quella “dei voti” è la caratteristica primaria dell’homo politicus che svolge la sua attività politica al di là delle sigle ed in taluni casi persino delle ideologie. L’homo politicus gode, infatti, di grandi seguiti elettorali dovuti nella commune opinio alla sua “disponibilità”. Una disponibilità dimostrata quotidianamente, fatta di piccole gesta, di tanta comprensione e compenetrazione nei problemi degli altri, della gente in senso lato. L’homo politicus non dice mai “no”, non conosce il diniego ed in un mondo dove tutto sembra negato, in primis i diritti, dimostrare positività ed impegno lo rende particolarmente apprezzato. E l’apprezzamento si tramuta in voto perché la fine, o quantomeno la crisi, dei partiti e la coerenza di non essere stolto, e quindi pronto a cambiare idea, in politica paga. Al dunque l’elettore sceglie”la persona” e le persone nelle nostre zone spesso sono sempre le stesse. L’homo politicus conosce l’arte della politica, solitamente è un buon tessitore; è capace di muovere voti nell’arco di qualche giorno ed è in grado di svelare persino il segreto del voto grazie ad aggiornatissimi elenchi di aventi diritto al voto, di votanti, di sezioni etc etc. L’homo politicus è dotato anche di occhio lungo: lui sa dire in anticipo i voti che raccoglieranno i vari candidati, sa interpretare le mosse degli altri homini politici e sa scegliere il suo collocamento con perizia ed esperienza, con sagacia e perspicacia. Ma la caratteristica dell’homo politicus, quella che lo rende ancor più temibile e forte, più rispettato e corteggiato, è quella di sapersi ubicare volta per volta nell’ambitissimo ruolo, nella desiderata posizione di ago della bilancia. Questa ultima caratteristica è il sogno di ogni homo politicus: l’ambizione di essere in grado di poter far “cadere” una coalizione è forse l’obiettivo primario di questo genere di politico. È un segnale di potenza politica, di forza, perché costui sa bene che è molto più semplice fare uno sgambetto che evitarlo. Tante coalizioni sono cadute o entrate in crisi per la sua azione politica. Anche l’attuale amministrazione non può che temere se si è inimicata o se si trova contro un homo politicus: in questo caso le resta solo una possibilità, quella di farsi amico, se ancora non ce lo ha, un altro homo politicus. Perché infine gli stolti, ovvero quelli che in politica non sono capaci di cambiare idea, spesso risultano perdenti…

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