Punteruolo Rosso: Una procedura ben riuscita a Paola

La grande tragedia che vede cadere sterminate le palme delle nostre coste ha un nome conosciuto da tutti: Punteruolo Rosso. Delle numerose tecniche utilizzate con il tentativo di salvare la specie, molte non hanno avuto risultati positivi. Si segnala però una tecnica che a distanza di un anno, ha portato ad evidenti miglioramenti, documentati fotograficamente. Con l’aiuto della Dott.ssa in scienze naturali Daria Stepancich, che ha partecipato alla stesura dell’articolo che segue, potremo riuscire a capire tecnicamente cosa può essere accaduto.

 

2014 avvistamento punteruolo su palme contagiate
2013 avvistamento punteruolo su palme contagiate

Il Punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) è un coleottero curculionide originario dell’Asia meridionale rinvenuto per la prima volta in Italia nel 2005 in Sicilia, Campania, Lazio e Puglia, ma il suo areale è in continua espansione. Questo insetto colpisce numerose specie di palme tra cui le più colpite sono la palma delle canarie (Phoenix canariensis), la palma da datteri (Phoenix dactylifera) e la palma nana (Phoenix roebelenii).
La normativa vigente definisce il Punteruolo rosso un organismo nocivo oggetto di misure di emergenza da parte della Comunità Europea per impedire la sua introduzione e diffusione (Decisione 2007/365/CE). In Italia la minaccia del R. ferruginosus è stata effettivamente riconosciuta nel 2011, anno in cui è entrato in vigore un decreto ministeriale (DM 07/02/2011) “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il Punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferruginosus”. Infatti, nei paesi in cui questo fitofago è stato rilevato con presenze massicce, le sue infestazioni vengono considerate come vere e proprie emergenze fitosanitarie in quanto producono la moria delle palme fino alla loro totale scomparsa dal territorio.

 

2014 avvistamento punteruolo su palme contagiate
2014 avvistamento punteruolo su palme contagiate

L’adulto del Punteruolo rosso è di notevoli dimensioni (lunghezza tra 2 e 5 cm, larghezza tra 1 e 1,6 cm), presenta una colorazione che varia dal ruggine al marrone, le elitre possono riportare un numero variabile di striature nere, il torace, dorsalmente, si presenta liscio con diverse macchie nere. Come tutti i curculionidi, è caratterizzato da un rostro ricurvo con una base allargata a cui si articolano le antenne, nel maschio questo è di maggiori dimensioni e ricoperto da una peluria.

CHI è IL PUNTERUOLO ROSSO?
Il R. ferruginosus risulta particolarmente dannoso per le palme perché svolge il suo ciclo vitale all’interno delle piante. Generalmente, il maschio, spostandosi con lunghi voli, individua una palma idonea e produce un feromone di aggregazione per attirare un elevato numero di femmine ed accoppiarsi. Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono le uova (da 200 a 700) in fori praticati in corrispondenza della superficie di taglio delle foglie o dei giovani germogli. La reale azione di danneggiamento alle palme è svolta dalle larve che si schiudono dalle uova e, introducendosi nella pianta, scavano profonde gallerie cibandosi dei tessuti vegetali. L’intero ciclo biologico si svolge in circa 4 mesi, ma nella stessa palma possono essere presenti più generazioni in grado di distruggere la pianta ospite fino a determinarne la caduta. Purtroppo i danni causati dalle larve sono valutabili solo quando l’infestazione ha raggiunto una fase avanzata, generalmente al collasso della chioma segue la migrazione in massa degli adulti per la ricerca di una nuova pianta ospite.
Risulta quindi necessario intervenire tempestivamente per limitare l’infestazione, infatti, una volta che le larve sono penetrate nel tessuto vegetale, i comuni prodotti fitosanitari non sono in grado di raggiungerle e debellarle. Per la difesa delle palme dal Punteruolo rosso, quindi, le misure più efficaci sono quelle preventive intervenendo tempestivamente mediante prodotti chimici specifici e mantenendo le piante nelle migliori condizioni vegetazionali.

palme prima del trattamento
2013 palme prima del trattamento
cunicoli larve prima del trattamento
2013 cunicoli larve prima del trattamento
palma maggiormente contaminata: potatura
2013 palma maggiormente contaminata: potatura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

inizio del bendaggio
2013 inizio del bendaggio
bendaggio
2013 bendaggio
palma contagiata bendaggio 2013
2013 palma contagiata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL CASO 

Nello specifico, a Paola (CS) in via Lungomare è stato effettuato un intervento per la difesa di 3 palme 2 da datteri(Phoenix dactylifera) ed una delle canarie specie (Phoenix canariensis) dall’attacco del Punteruolo rosso.

Nel maggio 2013 sono stati rilevati i primi segni dell’infestazione sulle 3 palme che presentavano il cimino calante e le foglie seghettate all’estremità. Dopo l’intervento di potatura annuale, la situazione ha iniziato a peggiorare. Infatti, la presenza del Punteruolo rosso ha iniziato ad essere molto più assidua e diversi individui sono stati più volte avvistati nel tentativo di perforare le parti molli della pianta prodotte dalla potatura effettuata.
Subito dopo, facendo alcune considerazioni, i proprietari hanno deciso di mettere in pratica un esperimento evitando pratiche di iniezione e somministrazione di prodotti fitosanitari con dosaggi eccessivi potenzialmente dannosi per la pianta e l’ambiente circostante.

LA PROCEDURA

una volta pulite fino in fondo la sommità delle palme, lasciando quindi in evidenza solo il cimino, è stata utilizzata una rete bianca da cantiere (che tecnicamente viene usata sulle impalcature) a grana molto fitta. La rete è stata collocata sulla sommità della palma a mo’ di benda (circa tre strati) e ben fissata con chiodi affinché non potesse passare alcun insetto fitofago. Si è quindi passati alla fase di disinfezione con il medicinale [Clothianidin e Abamectina/Azadiractina] versato lentamente con un braccio doccia e diluito in 100 litri d’acqua circa per tutti e tre i soggetti. Il bendaggio è ad oggi presente e “partecipa” ancora alla serie di trattamenti ripetuti costantemente ogni 40 giorni (nei mesi freddi anche 80). In questa fase di mantenimento le dosi di medicinale sono state però ridotte rispetto alla fase shock iniziale.

OSSERVAZIONI

La palma più interessata (tra l’altro quella che non genera datteri)nella stagione primaverile 2014 ha rilasciato nuove foglie dal cimino. Questo può essere ritenuto un miglioramento dello stato fitosanitario della pianta e quindi, verosimilmente, il controllo delle larve di Punteruolo rosso. Si osserva che invece nelle altre palme contagiate, non vi siano state più gettate di nuove foglie. La tendenza è che le foglie si aprano ad ombrello fino alla morte ultima. Durante il bendaggio sono stati osservati più volte i punteruoli rossi aggirarsi intorno alle palme in oggetto ma mai soffermatisi su quell’area che avrebbe dovuto interessare la loro trivellazione. Gli altri due soggetti non hanno avuto inoltre peggioramenti o variazioni di stato. Si conclude con il dire che l’esperimento effettuato ha dato in parte risultati positivi, prova ne sono le immagini riportate in cui è evidente la presenza di nuove foglie, e sarebbe auspicabile effettuare indagini più approfondite per individuare un intervento risolutivo contro la grande piaga incombente.

 

post bendaggio 2014 nuove foglie
2014 post bendaggio  nuove foglie
post trattamento nuove foglie 2014
2014 post trattamento nuove foglie
post trattamento 2014
2014 post trattamento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Revisionato e Rivisto dalla

Dott.ssa in Scienze Naturali Daria Stepancich

 

 

 

 

 

 

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