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«Cambiare metodo e facce». Cambia Paola indice un’assemblea

Se l’attualità cittadina è funestata da accadimenti che stanno sviluppandosi in un escalation di eventi che non sembrano arrestarsi, per il movimento politico extraconsiliare, Cambia Paola, le responsabilità vanno ricercate nelle lacune gestionali di amministratori che, politicamente, si sono rivelati come «figuranti incapaci».

Per ripristinare un senso di unità, propositività e vitalità cittadina, gli attivisti di CP hanno inteso organizzare un’assemblea pubblica da tenersi giorno 12 Luglio alle 19.00 presso il Dopo Lavoro Ferroviario di Paola. Il senso dell’invito, vero e proprio sprone rivolto a tutta la cittadinanza, si chiarisce attraverso la lettura della Nota Stampa diramata per l’occasione e pubblicata – integralmente – di seguito.

Nota Stampa di Cambia Paola

DEMOCRAZIA È PARTECIPAZIONE

La nostra città è allo sbando: legalità e sicurezza, disoccupazione, lavoratori non pagati, mala gestione dei servizi essenziali (rifiuti e acqua in primis), clientele, iniquità fiscali, inquinamento del territorio, dissesto idrogeologico, economia e turismo, trasparenza amministrativa e finanziaria, sono problemi prioritari che richiedono uno sforzo straordinario da parte di chi ha a cuore il benessere dei cittadini. In due anni e mezzo abbiamo elaborato decine di proposte e progetti per il bene comune. Proposte e progetti costruiti con i suggerimenti ricevuti da singoli, associazioni, comitati, attraverso strumenti informatici e incontri diretti nelle piazze. Ne è scaturito un programma a maglie larghe, appositamente concepito per arricchirsi del contributo di ciascuno. Ciascuno nel proprio lavoro, nel proprio quartiere conosce meglio di chiunque altro i problemi veri ed è in grado di indicare le soluzioni più efficaci. Tutto ciò è nato dal profondo disgusto per le manovre che hanno caratterizzato la formazione dei blocchi alle passate elezioni amministrative del 2012: alchimie “politiche” concepite in penombra, nel chiuso di laboratori in cui la città non entrava; promesse blindate e preconfezionate che soffocavano la partecipazione e mortificavano i bisogni reali. Per settimane i giornali raccontarono di coalizioni che si facevano e si disfacevano solo in funzione del nome di chi avrebbe dovuto gestire il potere per garantire gli interessi della casta locale, senza che nessuno si preoccupasse degli interessi reali dei cittadini. Allora proponemmo di “Cambiare metodo e di cambiare facce” e riteniamo che questa debba essere ancora la parola d’ordine di una città che vuole cambiare passo: un metodo politico nuovo, che parte dal basso e valorizza le persone, il loro talento, la loro sensibilità. Devono essere i cittadini in prima persona a indicare le priorità, scegliendo come deve essere la Paola di tutti. Basta con i candidati scelti dall’alto che chiedono il voto pretendendo una delega in bianco. Devono essere i cittadini a proporre nomi e cose da fare, riguadagnando la propria sovranità e realizzando finalmente quella democrazia partecipata che è l’unico modo per restituire ai paolani il controllo delle proprie scelte. Occorre dimostrare ai figuranti incapaci, buoni solo a gestire interessi privati e clientele, che la società civile paolana è in grado di assumersi le proprie responsabilità, di tornare a bordo della nave e di guidarla fuori dalle secche del malaffare. Le forze competenti e rispettabili della città devono dimostrare di saper diventare protagoniste del proprio presente per ricostruire il proprio futuro. Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti: una crisi di valori, economica, occupazionale, progettuale. Occorre uno scatto di reni cui l’attuale classe politica, troppo spesso sganciata dai problemi reali, dimostra ogni giorno di essere inadatta. Le idee principali del nostro progetto sono note e sono ancora una volta messe a disposizione di quanti siano interessati a perfezionarle. A tal fine proponiamo ai cittadini, alle parti sociali, ai comitati di quartiere, alle associazioni, ai movimenti e ai partiti politici di partecipare ad un’assemblea pubblica che si svolgerà sabato 12 luglio alle ore 19 presso il dopolavoro ferroviario di Paola per verificare se sia possibile riportare al centro dell’attività politica le persone e le loro esigenze, con un’analisi attenta e fredda dei bisogni e dei diritti, con la formulazione trasparente, meditata e condivisa di un’articolata ipotesi di via d’uscita. Consapevoli che se resteremo inattivi poi non potremo neppure lamentarci.

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