bene di paola

Idee per il bene di Paola. Senza confusione [VIDEO]

Prima di lasciare lo spazio al comunicato diramato dagli organizzatori, è necessario premettere un piccolo video report che dia rappresentazione dinamica del senso di una cronaca possibile soltanto a patto di “esserci stati”, “d’aver visto e sentito” quanto è emerso da un incontro che ha visto anime diverse (alcune storicamente separate) confrontarsi sul tema relativo al bene di Paola.

Dopo una fase iniziale, contraddistinta da reciproci imbarazzi e da qualche infelicità comunicativa (magari ispirata dalle possibili connessioni relative ad un’eventualità elettorale da tenere presente in questo momento di crisi dell’Amministrazione Ferrari), i convenuti sono riusciti a trovare la lunghezza d’onda giusta sulla quale sintonizzarsi per dar vita ad un simposio invidiabilmente costruttivo. Gran parte del merito va senz’altro attribuito a Paolino Patitucci, che grazie alla sua esperienza – maturata in anni di militanza partitica – è riuscito a mettere la discussione su un binario tale che ognuno ha potuto percorrere ed ampliare.

Per questo motivo il video concentra più tempo sull’intervento di Patitucci, senza il quale – forse – qualcuno avrebbe avuto ragione a parlare di “fumata nera”, perché le parole espresse da un elettore dell’attuale Amministrazione rappresentano il miglior esempio di un’iniziativa volta a ricercare idee e soluzioni per il bene di Paola e non per prepararsi a sostituire Basilio Ferrari (a cui, l’ex consigliere che ha fatto cadere nel tempo Giovanni Gravina ed il primo Roberto Perrotta, ha dedicato parole al vetriolo come «mi avete deluso, poveri uomini»).

Non si trattava quindi di una “conta” interna al centrosinistra, perché presenti all’assemblea c’erano persone che per estrazione, tradizione e credo politico, rappresentavano un ampio raggio dell’area paolana.

Buona Visione, a seguire il Comunicato Stampa di coloro che hanno indetto questa prima Assemblea.

 

Nota Stampa

Siamo molto soddisfatti della discussione aperta che ha avuto luogo sabato scorso: un’assemblea partecipata e ricca di spunti di riflessione, in cui, nonostante l’eterogeneità dei convenuti, si sono facilmente individuate criticità e priorità da analizzare e affrontare.

Quello che non deve sfuggire è che la riunione è stata promossa, insieme a Cambia Paola, da diversi soggetti della sinistra riformista paolana e che non era riservata solo ad esponenti dei partiti cittadini. Ciò a cui invece intendiamo collaborare è la creazione di uno spazio democratico di discussione, in cui chiunque abbia a cuore il futuro della città possa contribuire ed essere protagonista. Per questo abbiamo apprezzato soprattutto la presenza di cittadini, sindacati e associazioni che in precedenza non erano mai stati coinvolti, giacché siamo consapevoli che il loro impegno nell’analisi e nella proposta è essenziale per costruire quella democrazia partecipata che, sganciata da logiche autoreferenziali, personalistiche o clientelari, è probabilmente l’unico metodo che consentirà di portare la città fuori dalle secche in cui oggi appare impantanata.

Per usare le parole della segretaria della locale Camera del Lavoro, Paola ha bisogno di una “rigenerazione democratica”, in cui la cittadinanza attiva si assuma le proprie responsabilità e cessi di delegare la propria sovranità politica e propositiva ad un ceto politico sempre più irresponsabile.

Molti gli spunti emersi dalla discussione, che possono essere considerati una vera e propria “scala di priorità” da affrontare ed arricchire nelle prossime riunioni: un rinnovamento politico su basi di competenza e onestà; la crisi del lavoro, da affrontarsi sia sul versante dei dipendenti privi di garanzie che su quello della crisi dell’imprenditoria; ripubblicizzare i servizi idrico e di raccolta rifiuti; l’equità fiscale e tariffaria; l’emergenza dei servizi di assistenza sociale; la trasparenza amministrativa e la tutela della legalità sul nostro territorio; il rilancio del turismo che deve fondarsi sulla soluzione del dissesto idrogeologico, sulla cura del centro storico, sulla sorveglianza della qualità del mare e sull’opportunità costituita dal Santuario; orientare la spesa pubblica anzitutto per garantire i diritti primari; affrontare con serietà il problema dell’inquinamento ambientale, dell’assistenza sanitaria e del monitoraggio delle patologie neoplastiche, promuovendo, finalmente, l’istituzione di un affidabile registro tumori.

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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