campo del san lucido

Allontanato dal campo del San Lucido, Alò scrive al Consiglio

Quello che segue è il testo della missiva che Settimio Alò, giornalista del “Quotidiano del Sud” e corrispondente radiofonico di “Stadio Radio”, ha inteso inviare all’intero Consiglio Comunale di San Lucido per informare – chi di competenza – riguardo l’increscioso episodio occorsogli durante l’ultima partita interna della squadra locale quando, su disposizione dell’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Fabio Albanese, è stato indotto a lasciare la consueta postazione dalla quale svolge il suo lavoro.

A tutto il consiglio comunale di San Lucido

Tutti i consiglieri di minoranza e maggioranza

 

OGGETTO: Mancato servizio corrispondenza radiofonica

Il sottoscritto Settimio Alò corrispondente de “Il Quotidiano del Sud”   e di “Stadioradio” vuole informare le SS. VV. di un increscioso fatto accaduto all’interno del campo sportivo di San Lucido, Pasquale Provenzano domenica 14 settembre. “Arrivato a bordo campo attorno alle ore 15.15 di domenica 14 Settembre per redigere e commentare radiofonicamente, la prima di campionato di Promozione tra San Lucido e Filogaso, venivo dopo pochi secondi, (accortosi della mia presenza), redarguito bruscamente dall’assessore sport turismo spettacolo Fabio Albanese, nello specifico anche commissario pro tempore della squadra locale di calcio. La mia mancanza il mio reato, secondo l’amico Fabio Albanese, sarebbe stato quello di scrivere nelle precedenti settimane, sul Quotidiano del Sud e su Stadioradio online, quest’ultimo il portale sportivo più seguito ed ascoltato della Calabria, di vicende, riunioni, contatti e organizzazioni sportivo amministrative, a mio parere assolutamente infruttuose, che più volte avrebbero messo secondo il citato assessore, in cattiva luce l’operato di chi ha cercato finora di muoversi in ambito calcistico, strettamente legato al nostro locale mondo politico amministrativo. Ora, capendo ed intuendo le difficoltà di chi tenta e stenta di riorganizzare la macchina sportiva del nostro paese, capendo che possono essere mancate le competenze necessarie per far si che un cerchio societario oggi mercoledì 17 settembre non sia ancora stato chiuso (spero in tempi brevi), capendo chi abbia voluto sostenere gli sforzi per mettere in campo 11 ragazzi meritevoli di elogio e grande plauso, sottoscrivendo il merito e la passione dei mister Sergio Lanzillotta e Luca Provenzano nello spendersi per una causa che non vede ancora buon fine ed unici due capaci di masticare la difficilissima e complessa materia “calcio”, non condivido però e non giustifico affatto, i modi le espressioni e le assunzioni di potere fatte non da un semplice e caro amico, quanto da un’istituzione, una personalità, una nostra immagine paesana e non solo.

«Allontanati da bordo campo che continui con i tuoi articoli a farci fare figura di cacca» non ritengo sia espressione che si addica ad un nostro rappresentante comunale. Silente e quanto mai deluso mi sono come sempre fatto, (mai assistito a gare a bordo campo), recato in tribuna senza il materiale necessario per corrispondere una completa radio cronaca. Sprovvisto di distinte giocatori, in attesa che lo stesso assessore me le consegnasse, ho raccontato in dettaglio cosa appena accaduto in cuor di San Lucido, creando per altro un vuoto radiofonico e non volendo e potendo più proseguire la diretta. È la terza volta che un episodio del genere riguarda la mia persona, ma vorrei sorvolare sui i due precedenti pseudo individui che anche in quelle occasioni mi allontanarono. Mi fa specie che l’impulso stavolta abbia coinvolto emotivamente ed un po’ rabbiosamente una nostra istituzione comunale, nonché amico Fabio Albanese. Informo, e concludo, che come voi ben tutti saprete le strutture sportive comunali, anche quelle soggette a convenzioni, non diventano mai di privato uso, informo che io stesso, sono in possesso non solo di titolo di corrispondenza giornalistica, ma anche e soprattutto, di tessera Figc in quanto arbitro quindi come prevede regolamento non vincolato a statuti societari, libero di poter accedere, e soprattutto libero di poter dire e scrivere ciò che i fatti conclamano e attestano: a me proprio non sembra di trovarmi entrando al Provenzano, al cospetto di sua Maestà Giuseppe Meazza, o di aver di fronte il gruppo Agnelli/Fiat o una multinazionale americana o thailandese che hanno le redini di Roma ed Inter. Battute a parte la stessa lettera con allegato articolo di Marsili Notizie, il primo che ha trattato lo scomodo argomento, sono state inviate alla delegazione regionale di Catanzaro al presidente del Cr Calabria Saverio Mirarchi, alla delegazione provinciale di Cosenza nella veste del dottor Funari, nonché alla provincia di Cosenza al responsabile dell’impiantistica sportiva Ingegnere Francesco Molinari. Lo scritto da me redatto, vale solo come informazione.

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