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Ancora notizie di disagi alla circolazione autostradali dovuti ad incidenti verificatisi sui tratti dell’A3 calabrese. Indipendentemente dallo stato manutentivo dei nastri asfaltati, lo scorrimento dei veicoli gommati in transito dal Nord al Sud (e viceversa) Italia, in questi ultimi due giorni è condizionato da accadimenti che stanno funestando i rientri dalle vacanze di molti viaggiatori.
Dopo la tragica notizia di ieri, quella in cui si è dato conto della morte di un autista di camion precipitato da un viadotto, oggi bisogna dare cronaca di una collisione multipla avvenuta sulla Sa RC nel tratto tra gli svincoli di Rogliano e Grimaldi.
Fortunatamente, a parte i veicoli coinvolti, allo stato attuale non si registrano feriti in gravi condizioni e – cosa ancor più lieta – nessun morto. Nonostante sia stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, pare che i primi agenti accorsi sul posto abbiano potuto immediatamente operare affinché le condizioni del traffico potessero tornare idonee allo scorrimento di tutti i veicoli impegnati in questi giorni nelle nevrotiche operazioni di rientro.
Questo potrebbe significare che non sarebbero considerate condizioni di preoccupazione da “codice rosso”, perché quando la concentrazione volge subito al ripristino delle condizioni minime di sicurezza vuol dire che non ci sono particolari indagini da condurre. Vuol dire, detto diversamente, che non c’è scappato il morto.
Questa notizia, in mezzo ai disagi creati dal tamponamento a catena, lenisce in qualche modo la gravità dell’accaduto che – però – verificatosi a breve distanza da quanto avvenuto ieri, mette in luce lo stato dell’arte relativo ad un’autostrada da troppi anni “cavallo di battaglia” di troppi politici che adoperano l’argomento esclusivamente a fini elettorali. Nonostante tanti cantieri abbiano smesso di funestare il normale transito autostradale, bisogna dire che i tratti autostradali calabresi sono di vecchia concezione, con quelle misere due corsie che – considerando l’evoluzione tecnologica dei veicoli in transito – pongono la Calabria in coda al progresso che l’Europa vorrebbe veder certificato su tutto il territorio continentale.
