incidente a fiumefreddo

[AGGIORNAMENTO] Incidente a Fiumefreddo, deceduto anche il secondo uomo

La notizia, purtroppo, è di quelle che non è facile diffondere. Perché troppo dolore s’è abbattuto in un giorno solo su un’intera famiglia, troppa “tragedia” s’è diffusa in un paese già colpito duramente da fatti ascrivibili al colore più scuro della cronaca.

Eppure il piccolo borgo pedemontano e costiero si trova nuovamente dinnanzi ad un lutto difficile da elaborare. Dopo la ribalta nazionale per il delitto di una donna, l’incidente a Fiumefreddo di ieri va nuovamente a collocare il paese tra le pagine più buie dell’informazione.

Al nome di Giuseppe De Luca, deceduto sul colpo per via del violento schianto cui è stata sottoposta l’Ape car sulla quale viaggiava, va aggiunto anche quello del cugino Pietro, De Luca anch’egli, deceduto dopo una giornata di agonia presso l’Ospedale di Cosenza.

Una duplice morte da incidente stradale che dovrebbe indurre ogni guidatore ad essere meno irruento con l’acceleratore che, nonostante sia pigiato fino al fondo della pedaliera di una potente e rassicurante Jeep, è un elemento con il quale bisogna relazionarsi con cautela. Perché così come può capitare a un’Ape car, potrebbe capitare a chiunque d’imboccare disinvoltamente una Statale e a chiunque dovrebbe essere concessa la possibilità d’errore senza dover pagare conseguenze che implicano la perdita della vita.

Indipendentemente dalle responsabilità che verranno accertate dagli inquirenti e dai periti, l’incidente a Fiumefreddo pone nuovamente interrogativi inquietanti legati all’innumerevole quantità d’innesti presenti sulla SS18, una Statale che non è esagerato definire arteria privilegiata per il traffico dell’intera Regione. Asse viario costantemente messo sotto stress da un traffico sempre più condizionato dalla velocità, la 18 è una strada che dovrebbe essere messa in maggior sicurezza. Molto è stato fatto sul piano della segnaletica e del controllo, ma alle volte è proprio l’infrastruttura in sé che dovrebbe essere “rifondata”.

Nella speranza che un atteggiamento maggiormente responsabile possa risultare risolutivo, per adesso è il momento di stringersi attorno ad una famiglia che, in un solo colpo, ha perso due capisaldi.

 

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