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Ai domiciliari lo stalker di Lia Caruso

Che la bellezza generi ammirazione è un dato oggettivo, ma quando dall’ammirazione si passa all’ossessione allora è necessario preservare la bellezza.

E la bellezza in questione è  Lia (Italia) Caruso, showgirl paolana nota al mondo dello spettacolo per le sue partecipazioni a prestigiosi concorsi come “Miss Italia” e “Veline”, ma anche conduttrice di successo di molti programmi televisivi e format per i quali è stata anche presentatrice sul palco. Dopo un’esperienza politica in qualità di candidata, la giovane dottoressa in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo, ha anche ricoperto l’importante incarico di direttore amministrativo dell’assessorato al Bilancio per la Regione Calabria nella legislatura ormai giunta a conclusione.

Del fatto specifico di cui la bella Italia è stata vittima, le cronache raccontano di un uomo – quasi un coetaneo – invaghitosene a tal punto da emigrare dal lontano Friuli per prendere una casa a Catanzaro, col folle intento di starle più vicino. Dopo averla inondata di messaggi sui Social Network, Gaetano Bruno – questo il nome dell’uomo arrestato – ha iniziato a credere nella possibilità di un amore corrisposto, quindi da Pordenone è sceso fino in Calabria (1200 Km), ha fittato una casa a Catanzaro e di primo mattino si è recato negli uffici dell’Assessorato gestito da Giacomo Mancini e per il quale la Caruso opera in funzione di direttore amministrativo.

Uscito dalla struttura, il trentatreenne è stato immediatamente bloccato dagli agenti in quanto – considerando come sospetto il comportamento dell’uomo già dagli ammiccamenti on-line – la giovane calabrese ne aveva denunciato la condotta. Vivendo ormai costretta a guardarsi le spalle e ad uscire in gruppo, la Caruso ha colto l’occasione di questo viaggio dello spasimante per porre finalmente un freno alla sua indesiderata corte.

Essendo incensurato, il ragazzo si trova ora agli arresti domiciliari (presso l’abitazione fittata con l’intenzione di farne un nido d’amore) ed è in attesa di giudizio. Difeso dall’avvocato d’Ufficio Tommaso Apollo, e messo alle strette dal sostituto procuratore Fabiana Rapino, a Bruno ora non resterà che attendere l’esito del processo che si svolgerà a Catanzaro, dinnanzi al Giudice Abigail Mellace.

 

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