A quasi due mesi di distanza dalla morte di Maria Vommaro, fiumefreddese 56enne uccisa dal compagno, la comunità di Fiumefreddo ancora scossa per la vicenda, e le donne in prima linea, non dimenticano, e oggi a partire dalle 15 dedicheranno una iniziativa proprio a lei e a tutte le donne vittime di violenza.
Organizzato da Alessandra Porto e Angela Marengoni, due giovani della cittadina, l’evento sarà mirato a dare un segnale forte «Auspicando che nessuna donna sia vittima di tali soprusi, che nessuna donna venga pianta, che gli uomini prendano consapevolezza che la violenza non è la risposta a nulla e che si posseggono solo gli oggetti; il nostro intento è quello di mandare un chiaro messaggio: MAI PIU’ SOLE … PERCHE’ CI SARA’ SEMPRE UNA MANO TESA, PRONTA AD AIUTARE», si legge in una nota diramata dalle organizzatrici.
Supportato dalle associazioni “Le Donne Scelgono” e “Viverefiumefreddo”, anche il comune di Fiumefreddo Bruzio ha patrociniato l’evento, al quale parteciperà inoltre il CIF di Amantea, presso il quale si è svolto un corso di autodifesa psicofisica tenuto da Luigi Cantoro e dalla dottoressa Gesina Chiappetta, psicologa, che saranno presenti all’iniziativa.
A rafforzare il valore della manifestazione il fotografo Tiziano Grillo (GriTizPhoto), allestirà la mostra fotografica “Mettiamoci la faccia” – scatti contro la violenza, un grido contro la violenza sulle donne, molte volte subìta all’interno del nucleo familiare tra le pareti di casa. Un invito a farsi forza e a denunciare, a reagire e agire anche se non si è coinvolti in prima persona.
Altra importante testimonianza verrà data inoltre dalla Fondazione Roberta Lanzino Onlus, con la straordinaria presenza dei coniugi Matilde e Franco Lanzino, i genitori di Roberta, la giovane studentessa violentata e uccisa lungo la strada che da San Fili conduce a Falconara Albanese, protagonista dell’efferato delitto che il 25 luglio del 1988 sconvolse un intero paese, e per il quale nessun colpevole è stato ancora trovato.
L’evento si svolgerà oggi 30 novembre alle 15 presso Piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nella villetta comunale di località Stazione a Fiumefreddo Bruzio, al quale si potrà partecipare portando un paio di scarpe rosse, ormai da anni simbolo della giornata contro la violenza sulle donne, o una bambola (di qualsiasi tipo) simbolo scelto per quest’anno, o comunque indossando qualcosa di rosso. L’intento è quello di immortalare il tutto con uno scatto, “un fermo immagine a simboleggiare che le donne non devono più stare inermi a subire, ma devono trovare la forza di reagire e che la loro forza sta nell’essere meno sole”.
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