cassonetti roghi

Paola, dal cielo terra, dai tubi aria e dai cassonetti roghi

cassonetti roghi
Paola, Via Ippocrate, medico, geografo e aforista greco antico, considerato il padre della medicina

Negli ultimi giorni le cronache provenienti dalla Città del Santo Patrono della Calabria non sono entusiasmanti, i tanti fenomeni che stanno colpendo la già dissestata comunità paolana si stanno moltiplicando come fossero piaghe bibliche.

Nonostante all’interno del Comune si ostenti una calma olimpica, tanti pensieri stanno funestando l’attualità amministrativa della Città. Dall’indigeribile aumento delle tasse, che una settimana fa si è espresso in un corteo di protesta giunto fin sotto il palazzo del Comune, alla riduzione della portata idrica deliberata dalla Sorical già dalla giornata di oggi, ora è la volta del bubbone relativo alla raccolta dei rifiuti.

casssonetti roghi
Paola, via San Rocco, il muro è quello attiguo al Tribunale

Cassonetti stracolmi di ogni tipo di immondizia danno bella mostra di se agli angoli di ogni strada, buste ammassate insieme a ferraglia e mobilia dismessa sono ormai elementi stabili dell’arredamento urbano.

Ad aggravare la situazione è giunto anche il vento, uno scirocco caldo che – oltre a concretizzarsi in una fastidiosissima pioggia terrosa – trasporta nell’aria l’insopportabile olezzo della decomposizione organica; un fetore nauseabondo dal quale non si salvano neanche coloro che abitano al primo piano delle case site nelle vie più popolose, perché ormai i loro balconi sono stati raggiunti dai cumuli ammassati.

cassonetti roghi
Paola, veduta su Rione Giacontesi

Questa situazione ha ispirato le azioni di qualche spregiudicato cittadino che ha inteso adire le vie più spicciole, generalmente lastricate da ignoranza e sprezzo delle basilari norme a tutela della salute, concretizzatesi nella miriade di interventi cui sono stati chiamati i Vigili del Fuoco, tempestivi nello spegnere roghi di rifiuti che – considerata l’intensità del vento – avrebbero potuto causare danni ben più gravi rispetto a quelli che hanno subito gli incolpevoli cassonetti.

Il fuoco alimentato dalla combustione di elementi di natura varia accomunati dalla presenza di derivati dalla lavorazione del petrolio (plastica e affini), oltre ad essere difficile da domare è anche molto dannoso per la salute di chi interviene e di tutti coloro che vivono nei pressi della colonna di fumo generata.

 

La raccomandazione è quindi quella di continuare a portare pazienza, perché la situazione è comune a molte realtà territoriali della costa che non hanno affrontato a loro tempo l’emergenza predisponendo piani e progetti di raccolta alternativa (come ad esempio la differenziata). La speranza è che gli interventi di raccolta, iniziati a singhiozzo nella mattinata di ieri, possano smaltire presto i segni di una sconfitta che sta ripetendosi – comunque – sempre più frequentemente.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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