Aggiungi un posto a tavola conquista il Rendano in prosa

1 (1)COSENZA – Ieri sera, la seconda replica di “Aggiungi un posto a tavola”, protagonisti i giovani interpreti della Compagnia dell’Alba. Lunghi applausi e risate a scena aperta, più di due ore e mezza di puro piacere, di brani indimenticabili e travolgenti coreografie. Gag divertenti, coreografie corali e celebri canzoni sono stati gli ingredienti principali dello spettacolo vivace e al contempo ritmo serrato. Allestimenti originali, scene girevoli che ruotano su un perno, passando dall’oratorio alla piazza pubblica fino all’arca, riprendendo gli allestimenti del 1974. Interamente in legno, la scena così come i costumi con tinte pastello e gonne a ruota, a cura di Maria Sabato, hanno richiamato le atmosfere dei primi allestimenti della commedia con protagonista il grande Johnny Dorelli.  Si alza il sipario sulle note dell’irresistibile “Aggiungi un posto a tavola”, è don Silvestro, il parroco del paese, a incoraggiare i suoi parrocchiani alla solidarietà e all’accoglienza cristiana. L’occasione per mettere alla prova il loro sentimento di carità è l’arrivo di Consolazione, una prostituta che attira l’attenzione dei mariti del paese. Nei suoi panni una divertente Simona Patitucci che sa come attirare l’attenzione, con i suoi vestiti appariscenti e le sue canzoni un po’ licenziose. Destinata, per amore, a un matrimonio con il virile Toto, un Gaetano Cespa dotato di grande talento, diventa l’improbabile mentore della candida Clementina.  Interpretata dalla deliziosa Carolina aggiungi un postoCiampoli, innamorata perdutamente di don Silvestro. “Aggiungi un posto a tavola”, “Peccato che sia peccato” e “Notte da non dormire” sono solo alcuni dei brani che hanno fatto dello spettacolo, firmato da Fabrizio Angelini  una commedia piacevole e coinvolgente. E’ senza dubbio un’opera corale molto bella, i giovani interpreti della compagnia si misurano con un mostro sacro della commedia musicale italiana. Esuberanti e dalle eccellenti doti canore, i protagonisti non tradiscono le aspettative così come la regia di Angelini lascia grande spazio ai virtuosismi e alla loro versatilità canora. Il testo, divertente e leggermente modernizzato nel linguaggio, ha un buon ritmo e strappa sorrisi e risate pur conservando intatto lo spirito e l’ingenuità dell’originale. L’umorismo, vintage come i costumi e le scene, diverte il pubblico. Le coreografie, in perfetto stile anni ‘70, sostengono coerentemente questa messa in scena, con tanto di colomba che si posa magicamente sul posto riservato a Dio sul ritornello finale «dividi il companatico/raddoppia l’allegria».  Un ottimo allestimento, quello della Compagnia dell’Alba, che rende omaggio a una commedia leggendaria.

Mafalda Meduri

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