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Ideato dagli artisti afferenti al “Collettivo Artistico Paolano” (CAP 87027), il progetto realizzato dall’architetto Elvira Romagno ha tutte le caratteristiche per diventare un polo d’attrazione per la città. In un momento segnato dalla svolta “green” del sindaco Ferrari, la messa in opera di un progetto già protocollato presso il comune, potrebbe rafforzare il senso di vicinanza agli ideali comunitari che il concetto stesso di “Europa” predilige. Frutto della visione di due artisti, Fabrizio Trotta e Clemente Poli, il complesso “a impatto zero” dovrebbe essere realizzato mediante il ri-utilizzo di materiali e componenti spesso considerati come accessori “usa e getta”. Partendo dai container che generalmente servono al trasporto delle merci, il progetto si sviluppa in una struttura polifunzionale dall’aspetto accattivante e innovativo, in grado di essere adeguato alle esigenze di tutti i cittadini ma, soprattutto, capace di dare una risposta “attuale” alla domanda artistica della costa.
L’obiettivo primario del concept progettuale, che è anche il suo tratto innovativo principale, è proporre un’immagine architettonica in grado di inserirsi nel linguaggio formale delle tendenze contemporanee. Questo progetto non rappresenta il primo esempio di costruzione sviluppata mediante l’utilizzo di containers, progetti simili sono stati già realizzati nelle maggiori capitali europee e in alcuni comuni del nord Italia. Sostenibilità è anche e soprattutto recupero, e in questo senso l’impiego di una struttura a container preserva il fascino industriale, restituendo una seconda vita a una struttura altrimenti destinata a essere dismessa. La filosofia alla base del progetto è quella di proporre un elemento scomponibile, di circa 100 mq, posizionando al piano terra una sala polivalente: esposizione itinerante o qualsiasi altro dispositivo funzionale che abbia nella mobilità, temporaneità, adattabilità e flessibilità i requisiti principali e al piano superiore un laboratorio creativo.
