ruzzola

Longobardi – Il Gioco della “Ruzzola” torna a conquistare

di Francesco Saliceti

ruzzola
Una fase del gioco

Una “passeggiata” per apprezzare un territorio, per conoscerlo meglio, scoprirne la bellezza, la storia, attraverso gli uomini illustri, i prodotti e i saperi. Azioni che si tramandano di padre in figlio, di generazioni in generazioni come recitava un vecchia reclame. Ne viene fuori un lavoro sorprendente! Perché i risultati arrivano, anche quando ci si mette di mezzo la politica. Ne è la testimonianza il consiglio comunale di Longobardi che proprio nell’occasione dell’ultima assise tenutasi venerdì 20 febbraio 2015, per la prima volta da quando vi è in essere l’attuale consiliatura, approva all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno. Avia Pervia ossia “le cose impossibili diventano possibili”. Ed ecco che nero su bianco si intravedono nuove edificanti iniziative, il tutto diventa un viaggio, la storia inizia da un gioco e non per gioco, da un sapere, il gioco della ruzzola del formaggio. Nella lingua italiana, al termine “ruzzola” troviamo scritto che è un disco di legno (abbastanza duro e resistente) che può avere dimensioni diverse, che si spinge con le mani e si fa ruzzolare per le strade. Il gioco prevede l’utilizzo di due attrezzi: la ruzzola e lo spago per il lancio. Il campo di gioco deve essere una strada campestre o asfaltata. Trattandosi di un gioco di origini contadine (riconosciuto oggi ufficialmente dal Coni) la ruzzola è diffusa in molte regioni d’Italia (Calabria, Valle D’Aosta, Abruzzo, Marche, Emilia, Toscana, Lazio, Umbria ecc..). Gioco di origini antichissime, pare che siano stati gli Etruschi i primi ad introdurlo mentre altri vogliono che sia un ricordo della festa romana dedicata ad Ercole, è citato persino da Galileo nel “Dialogo sopra i Massimi Sistemi”. Nel territorio di Longobardi, piccolo borgo affacciato sul Tirreno cosentino, che è anche il paese di San Nicola Saggio, questo gioco di abilità, che ha anche una forte capacità di aggregazione, è stato tramandato ai posteri dagli “antichi” affinché potesse avere una naturale continuazione. Tant’è che oggi la ruzzola, ‘u ruaddru’ del formaggio o “da pezza de casu” (come si dice in dialetto locale), è diventato nel territorio lo sport in assoluto più diffuso. Per le strade oltreché l’agonismo da parte dei giocatori che con il loro spago (u “lazzu”) e con i loro nove lanci, dal punto di partenza stabilito, si apprestano a fare più strada, i fine settimana, dopo mezzogiorno, sono numerosi i simpatizzanti che seguono le partite (allenamento) e numerosi pure i giovani che si avvicinano a questo gioco di sano spirito sportivo nato e sviluppatosi tra la gente.

A Longobardi, questa tradizione, legata anche al mondo contadino e della pastorizia, mai abbandonata, ha fatto si che nel contempo la passione permettesse a chi pratica questo sport dal “gusto” antico di partecipare a tornei (individuali e/o a squadre) provinciali, regionali e nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Il 12 aprile p.v. nel territorio longobardese si svolgerà il campionato italiano individuale della ruzzola del formaggio. Per tale evento sono previsti arrivi da ogni parte d’Italia. I partecipanti, unitamente ai curiosi, ai turisti, ai simpatizzanti avranno così motivo di “camminare” l’intero territorio e di conoscerne da vicino le bellezze e le peculiarità offerte dalla comunità. Di conoscere un sapere che si manifesta attraverso uno sport en plain air, sano, che rispetta l’ambiente e che contribuisce alla crescita e allo sviluppo di un territorio. Pertanto si è ritenuto opportuno che il gioco della ruzzola del formaggio, gioco di notevole ricchezza e di aggregazione sociale, nato e sviluppatosi tra la gente e con la gente, venisse riconosciuto per il tramite del consiglio comunale, con apposita delibera, quale gioco e/o sport ufficiale del comune di Longobardi. Longobardi è il primo comune d’Italia a riconoscere il gioco della ruzzola del formaggio quale gioco ufficiale della comunità. “Nihil est magnum somnianti”… niente è straordinario a coloro che sognano, scriveva Cicerone nel 50 avanti Cristo. A Longobardi inizia il grand tour!!

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