sindaco si svergogna

Paola – Il Sindaco si svergogna e accusa, ma l’Arci risponde [«I Tedeschi erano indemoniati» (?)]

Dopo la versione raccontata su queste pagine stamane, il sindaco di Paola ha espresso il suo punto di vista riguardo la questione che lo ha visto contrapporsi duramente al gruppo tedesco di musicisti che – con l’intento di realizzare un video clip – stavano “giostrando” in un parco giochi per bambini sul lungomare.

Rispetto a quanto scritto nella cronaca riportata, il primo cittadino ha aggiunto dei particolari, cose riguardanti l’abbigliamento degli artisti e l’utilizzo (“forsennato”, termine che ha come sinonimo “indemoniato”) delle strutture. Poi ha raccontato di una sorta d’aggressione verbale alla quale però non sono seguiti provvedimenti giudiziari da parte della forza pubblica intervenuta, cui è seguita una chiosa sulle «aggregazioni più o meno politiche che ritengono di strumentalizzare anche il sesso degli angeli», lamentando quindi una riproposizione dei fatti che – a suo dire – sarebbe stata edulcorata per chissà quali scopi.

Il sindaco si svergogna e getta un’ombra anche sulla stampa, rea d’aver concesso un attacco alla sua persona, anche se danni alle giostrine non ce ne sono stati e nessun musicista tedesco è stato trattenuto dalle autorità.

Queste le parole di Basilio Ferrari: «Mercoledì mattina nel transitare sul lungomare notavo nel parco giochi due adulti che a torso nudo saltavano in maniera agitata da una giostrina all’altra utilizzandole in maniera forsennata. Per tale motivo mi sono fermato invitandoli a scendere essendo le giostrine costruite per i bambini e non in grado di reggere al loro peso ed a quel tipo di utilizzo. Le due persone unitamente ad altri uomini scesi dal camper parcheggiato di fronte per tutta risposta urlavano ed inveivano al mio indirizzo, motivo per cui, per evitare che la situazione degenerasse, avvisavo la polizia allontanandomi all’arrivo immediato della pattuglia. Che fossero inglesi, francesi, italiani o tedeschi come pare, nulla aggiunge e nulla toglie al banale episodio. Mi fa specie invece che ci siano aggregazioni più o meno politiche che ritengono di strumentalizzare anche il sesso degli angeli, attaccandomi su tutti i giornali. Le giostrine sono dei bambini e sono costate sacrificio, non c’entra l’accoglienza bensì il rispetto. Infine dubito che in Germania si sarebbero comportati così, ben venuti a Paola».

Questa, invece, la risposta del circolo Arci “Piera Bruno”: «Leggiamo con attenzione, ma senza meraviglia, che il nostro pensiero circa la sua reazione nei confronti dei nostri ospiti venga tacciato di strumentalizzazione. Noi non strumentalizziamo nulla: constatiamo gli eventi, ragioniamo sulle cause che li hanno prodotti e proponiamo, quanto possiamo, alternative. Partiamo dal presupposto che l’ospitalità sia un valore sacro e che gli ospiti abbiano dei “doveri” nei confronti di chi li ospita e, tra questi, vi è il rispetto delle cose altrui- questo sì- viceversa, il padrone di casa è tenuto a dimostrare accoglienza, tuttavia non stiamo qui ad insegnarle il bon ton. Siamo sicuri che i ragazzi non stessero devastando le giostrine e non crediamo abbiano aggredito anche solo verbalmente il sindaco, altrimenti dubitiamo fortemente che l’intervento della polizia si sarebbe potuto chiudere in maniera amichevole. Ci duole, e al tempo ci dà speranza, evidenziare la contrapposizione tra l’accoglienza violenta e intollerante del Sig. Sindaco e l’atteggiamento amichevole dei musicisti che hanno scattato decine di foto della città, l’ultima di gruppo con scritto “bellissima Paola”, una città dove, si sono sentiti accolti ed apprezzati, perché c’è una parte della città che, per fortuna, non somiglia affatto al Sindaco. Questa triste vicenda mette in evidenza tristi interrogativi. Ad esempio, ci preoccupa la sua spasmodica attenzione in querelle di poco conto, quanto la sua altrettanto perniciosa disattenzione nei confronti di fatti che per anni hanno interessato la città di Paola o di altri, più recenti, di cui la cittadinanza le ha chiesto più volte spiegazioni: potrebbe dirci cosa ne pensa del processo “Tela di ragno”, se ritiene che la mafia sia ancora un problema per i suoi cittadini – quella sì che “è costata il sacrificio”, per usare le sue parole- oppure rispondere alle criticità e agli errori messi in evidenza nel calcolo della tassazione dell’acqua o ancora proporre soluzioni a tutte le problematiche di cui noi tutti, senza fare molti sforzi, ci accorgiamo non appena mettiamo i piedi fuori dall’uscio delle nostre case. E poi questo senso di legalità mal si accorda con le sue amicizie locali e regionali, i vari Scopelliti e Gentile per citarne alcuni. Ma la nostra paura non è solo quella dell’inefficienza del suo operato. C’è un problema più serio che riguarda gli stranieri nel nostro Paese e i commenti seguiti alla sua dichiarazioni dimostrano l’impellenza di un intervento chiaro e deciso nella tutela delle minoranze, quasi sempre ricondotte a mero capro espiatorio di disagi di cui non sono minimamente partecipi. Leggiamo con sgomento affermazioni del tipo : “prima o poi ci tolgono anche dalle nostre case” o “ a calci in culo devono essere cacciati”. O ancora, ci si rammarica per l’assenza di un “pugno di ferro”. Ai primi, evidentemente nostalgici di ventenni passati, rispondiamo che a togliere gli abitanti dalle loro case siamo stati noi, quando nelle nostre missioni di Abissinia abbiamo fatto razzie di diritti altrui e, ai secondi, che sottomettere la libertà all’ordine è quanto di più violento ci possa essere. Tali temi fanno da sfondo alle vicende nazionali e non possiamo permettere che i vari Salvini utilizzino ciò per parlare alla pancia di chi, disperato e privo degli strumenti di analisi della realtà, vi si affida. Questi sono i problemi che vorremmo fossero al centro dell’iniziativa del sindaco e del suo entourage: la riqualificazione di un territorio, il nostro, sempre deturpato da mani italiane, nere, non per razza ma per affari, sporchi».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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