dissesto comune paola

Dissesto Comune Paola – Tar conferma, Pitaro non condivide [INTERVISTA ESCLUSIVA]

Attesa da tempo e depositata da sei giorni, nel pomeriggio di ieri – in concomitanza con il compleanno del sindaco Ferrari – è giunta, accompagnata dalle motivazioni, la sentenza con la quale il Tar di Catanzaro ha rigettato il ricorso proposto per l’annullamento della deliberazione n. 14 del 21 giugno 2013 del Consiglio comunale di Paola, avente ad oggetto la dichiarazione di dissesto.

Inoltrato da 23 persone, nel cui elenco di nomi spicca quello dell’ex primo cittadino, Roberto Perrotta – l’appello presentato dall’avvocato Giuseppe Pitaro non è stato accolto per questioni cui è stato necessario accludere 26 pagine di dispositivo che si concludono con la condanna, per i ricorrenti, a pagare in favore del Comune di Paola seimila euro per ciascuna delle parti indicate.

Nel testo, tra le tante cose, si legge: «Si è rilevato che il Comune ha eccepito l’inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione e di interesse in capo ai ricorrenti […] che hanno agito nella qualità di cittadini residenti nel Comune. Fatta eccezione per i casi in cui la legge prevede un’azione popolare, la legittimazione e l’interesse a ricorrere potrebbero riconoscersi solo ai titolari di una posizione giuridica differenziata e qualificata e per la lesione di un interesse concreto e attuale. Nel caso di specie i ricorrenti lamenterebbero in maniera generica un grave danno per la collettività, che, a causa della dichiarazione di dissesto, verrebbe privata in tutto o in parte di alcuni servizi e subirebbe inevitabili aumenti dei tributi locali».

Siccome l’impressione suscitata da queste parole convergerebbe verso una generica delegittimazione della figura del “cittadino”, è stato necessario chiedere un parere a chi – per primo – questa sentenza l’ha subita. Roberto Perrotta, come da consuetudine istituzionale, ha preferito non commentare il pronunciamento della corte e lo stesso hanno fatto gli esponenti di Paola al Centro, i quali hanno però anticipato l’intenzione di proseguire per le vie previste dalla legge. Pertanto è stato necessario rivolgersi all’avvocato Pitaro. Il legale, schiettamente, ha dichiarato: «Questa è una sentenza non condivisibile, che nonostante ci dia ragione sotto il profilo della giurisdizione giunge a conclusioni non soddisfacenti. Noi avevamo chiesto una consulenza tecnica d’ufficio per dimostrare che i numeri posti alla base del dissesto sono sbagliati. Il tribunale però, operando in maniera ragionieristica e senza contraddittorio, si è pronunciato ugualmente. A questo punto mi domando come sia possibile dire che un comune, privo di Bilancio da due o tre anni, sia a posto. Mentre nel Testo Unico ne sarebbe stato previsto lo scioglimento. Credo che faremo appello al Consiglio di Stato, laddove potrebbe essere disposta una consulenza tecnica che entri nel merito dei numeri, che dovrebbero essere valutati da un esperto di economia e non da uno di diritto. I seimila euro di condanna – ha concluso Pitaro – a mio parere hanno i tratti di una punizione».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

maria pia serranò

Paola – «Siete in linea con il comune» ma non col sindaco

«Siete in linea con il Comune di Paola. Se conoscete l’interno, digitatelo ora, oppure digitare: …

Rispondi