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Le indiscrezioni trapelate dalle stanze “commissariate” della Regione Calabria, laddove neanche il Presidente Mario Oliverio ha potere decisionale su argomenti come la Sanità (prepotentemente rimasta in mano ad uomini del governo centrale di Roma condotto da Matteo Renzi), hanno turbato la tranquillità paolana. Il motivo di tale situazione orbita attorno ad un presunto “ridimensionamento a perdere” dell’Ospedale “San Francesco”, nosocomio che potrebbe perdere alcuni blasonati reparti in favore di Cetraro.
La questione dello Spoke a cavallo tra le due realtà della costa tirrenica cosentina, è stata il cardine attorno al quale si sono registrate le più vivaci prese di posizione degli ultimi mesi, con ogni movimento politico (ad eccezione dell’amministrazione comunale di Paola che sembra essersene accorta soltanto nell’ultimo periodo) impegnato a fornire alternative plausibili per uscire dall’impasse. Se da un lato il consigliere provinciale Graziano Di Natale, ha istituito il “Tavolo Tecnico” per discutere – insieme agli addetti ai lavori – la strategia migliore per comunicare lo stato dell’arte nosocomiale del presidio paolano e di quello cetrarese, dall’altra parte – tra i movimenti più propositivi – è spiccata la presa di posizione di “Prospettiva Comune” (clicca qui per leggere quanto pubblicato già il 22 Marzo scorso).
Il soggetto extraconsiliare cittadino, che annovera tra le sue fila molti professionisti del settore sanitario, già in occasione dell’incontro tenutosi con il Governatore presso il ristorante “il Castello”, sul Lungomare di Paola in data primo aprile, ha stilato un documento programmatico che dovrebbe costituire un utile spunto dal quale partire per vagliare alternative ai dolorosissimi “tagli” che si prefigurano all’orizzonte.
Il movimento presieduto da Emilio Pastore, considerata l’escalation di indiscrezioni negative riguardanti l’ospedale di Paola, ha già comunicato di non escludere alcun tipo di azione per evitare il peggio. Compresa l’eventuale scesa in strada per manifestare un vigoroso dissenso alle politiche inumane che il commissario alla sanità calabrese Scura (da ribadire: nominato da Matteo Renzi ed imposto ad Oliverio, il quale non ha potere decisionale sul suo operato) intenderebbe mettere in atto.
Prospettiva Comune, indipendentemente dalle sorti eventualmente decretate per l’ospedale di Paola, evitando polemiche campanilistiche con Cetraro, intende conoscere il piano elaborato, perché il sospetto che aleggia sulla situazione è relativo al fatto che la “strategia dei tagli dei reparti” possa esser stata organizzata senza una valutazione puntuale della situazione. Ciò potrebbe implicare il fatto che il commissario Scura si sia basato squisitamente sui dati e le statistiche “cartacee”, le quali non tengono conto dei livelli di assistenza garantiti a Paola in alcuni reparti. Pertanto, ribadendo una posizione assunta da diverso tempo, gli appartenenti al movimento hanno puntualizzato alcune richieste che potrebbero essere riassunte nei passaggi che seguono. 1) Rafforzare il personale medico e infermieristico; 2) Pronto soccorso da implementare con strutture utili all’osservazione breve; 3) posti letto da aumentare per il reparto di oncologia in modo da evitare la migrazione dei malati in quello di medicina; 4) Pianta organica e strumentistica da rafforzare per cardiologia (e Utic); 5) Necessità di posti per la rianimazione (sia “normale” che “post-operatoria”); 6) Escludere categoricamente il reparto di ortopedia da qualsiasi “taglio”; 7) Riportare il reparto di ginecologia a Paola, laddove i numeri statistici legati alle nascite erano di gran lunga superiori a quelli fatti registrare altrove.
