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Forse ispirato da una missione volta al contrasto dell’ignoranza e della superstizione, il sindaco di Paola si è prodotto nell’ennesimo intervento da social network volto ad enfatizzare l’operato della sua amministrazione. Sebbene non si comprenda come sia possibile, attraverso la semplice invocazione di un’ideologia, operare dei cambiamenti intesi come azioni tangibili, il primo cittadino paolano ha voluto celebrare i lavori in svolgimento presso la marina. Pubblicando una foto nella quale si distingue chiaramente un palo della luce, Basilio Ferrari ha scritto: «Luci per la Marina, illuminismo Piazza O’Hara». Presa così, l’espressione potrebbe aprire scenari nei quali l’esecutivo, servendosi della critica della ragione e dell’apporto della scienza, potrebbe essersi impostato su una dottrina volta al ripristino di una credibilità ormai vacillante.
Ma, mettendo da parte queste ipotesi e considerando la correzione arrivata ore più tardi, forse l’intenzione di Basilio Ferrari era un’altra. Il sindaco ha infatti modificato il suo intervento, divenuto: «Luci per la Marina, illuminiamo Piazza O’Hara». Con quel “noi”, nuovamente sottinteso, che forse non porta fortuna. Perché, in fondo, i soldi per “illuminare” (così come per “smaltire” i fanghi conseguenti la depurazione) li mettono i contribuenti. Di certo non “loro”.
