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Entrato nell’agone del tritacarne mediatico, il consigliere comunale Marco Focetola ha inteso chiarire alcune interpretazioni sorte in seguito alla diffusione di una notizia, confermata, inerente il prossimo cambiamento partitico che lo riguarda. Senza disconoscere la veridicità dell’anticipazione, l’ormai ex “Grande Sud”, ha inteso mettere i puntini sulle “i” rispetto alle letture date dalla stampa al suo “movimento”.
«Preventivamente – ha dichiarato Focetola – mi preme sgomberare il campo da alcune indiscrezioni, se non altro perché è necessario affermare che la mia azione non è stata ispirata da alcun malcontento sorto con la lista presso cui sono stato eletto. Nonostante qualcuno si ostini a pensare che la politica sia condizionata da umori passeggeri legati all’emotività, aggravando la propria visione con la spasmodica aggiunta di una ricerca del consenso, per quanto mi riguarda non ci potrebbe essere analisi più fuorviante. Il cambiamento che mi accingo a ratificare non è stato determinato da qualcosa di esterno, a schermaglie con questa o quella famiglia tirata in ballo solo per l’importanza che riveste sul panorama elettorale paolano. Ciò che mi ha convinto a muovere il passo verso una nuova collocazione è stata la presa d’atto che, così com’è disposto, il centrodestra vincitore delle amministrative del 2012 non è più lo stesso. Non parlo delle persone che lo compongono, perché presi personalmente, tutti gli amici tra i quali ho avuto l’onore di sedere fino ad oggi, sono delle persone corrette e leali. Soprattutto coloro i quali con cui, nel gruppo di cui fino ad oggi ho fatto parte, ho avuto modo di condividere ogni scelta. Pertanto ringrazio la signora Maria Pia Serranò e suo figlio Francesco Sbano, nostro vicesindaco, che rimarranno punti cardinali di riferimento sulla bussola che d’ora in poi cercherò di seguire autonomamente. A loro rivolgo l’augurio più sentito e l’attenzione prioritaria per elaborare ogni sorta di politica necessaria alla nostra città. Tuttavia, prendendo atto del naufragio del partito che più di ogni altro ha fatto incetta di deleghe amministrative, e considerando l’effetto stordente che lo scioglimento del Pdl ha causato anche sul Grande Sud, non potevo restare inerte a guardare. La politica che ha ispirato il mio impegno concreto, così come sancito anche nel nome della lista con cui mi sono candidato, è basata sull’attenzione alle istanze del nostro territorio. Il meridione, inteso come qualità che racchiude la tipicità geografica e quella identitaria, è stato il punto che ho considerato prioritario per dare un senso alla mia appartenenza politica. Vedere che dopo lo scioglimento del Pdl, la rinata Forza Italia è andata in cerca di un rapporto privilegiato con la Lega, mi ha indotto a cercare altrove una collocazione che il Grande Sud non era più in grado di garantire. Pertanto – ha concluso Marco Focetola – non nego apprezzamento per le istanze dell’Idm, unico soggetto rappresentativo capace di mettere il meridione nel suo stesso simbolo. Perché se è il caso di pensare ad un cambiamento, non bisogna considerarlo come trasformazione o, peggio, tradimento delle proprie origini. Il cambiamento dev’essere inteso come evoluzione, e siccome le condizioni ambientali dell’aula Lo Giudice, dalla scomparsa del Pdl, sono mutate, piuttosto che estinguermi ho preferito evolvere».
