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Evgenij Morozof è un giovane politologo bielorusso esperto dei media e studioso degli effetti dispiegati sulla società e sulla politica dallo sviluppo della tecnologia. E’ un uomo che fa la controtendenza, in una società comune in cui si è convinti che internet sia il mezzo di espressione democratico per eccellenza. Morozov è professore invitato alla Stanford University, dove è impegnato nel Program on Liberation Technology. È membro del think tank New America Foundation e collaboratore della rivista Foreign Policy, per la quale cura anche il blog Net Effect. In precedenza è stato Yahoo! fellow alla Walsh School of Foreign Service della Georgetown University e membro dell’Open Society Institute fondato da George Soros, oltre che direttore di nuovi media alla citata Transitions Online ed editorialista del quotidiano russo Akzia,
I suoi articoli sono comparsi su varie testate internazionali, tra cui New York Times, Wall Street Journal, Financial Times, The Economist, The Guardian, New Scientist ect. Lo studioso sostiene che internet potrebbe rivelarsi un potente mezzo in mano a regimi autoritari. Usando la rete come potente mezzo di controllo, e così negando la libertà di espressione.
In quasi tutto il mondo l’individuo può divulgare liberamente qualsiasi messaggio, foto, video ect senza alcun controllo e preventiva censura. Questa è la realtà dei blogger, di twitter, di facebook, di youtube e di tutti quelle piattaforme web che ci fanno sentire liberi di esprimerci. Ma siamo sicuri di non essere offuscati da una illusione cibernetica?
La discussione avrà luogo quest’oggi, alle ore 19.00 presso il giardino del Palazzo del Trono di Cetraro.
