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La querelle originatasi con la mancata audizione preconsiliare dei referenti designati dagli operai ex Ecopa in protesta sul tetto del comune (anzi, su quello della stessa aula “Lo Giudice”), è finita allorquando i capigruppo dei vari schieramenti sono usciti dall’ufficio della presidente Ciodaro. Accompagnati dal sindacalista Gerardo Calabria, i pochi operai a supporto del gruppo avevano l’aria affranta, tipica di chi ha appena preso una batosta. Pertanto, cercando di comprendere le ragioni di una fumata evidentemente nera, allo stesso Calabria è stato chiesto di spiegarne le ragioni.
«È ormai palese – ha commentato il sindacalista della Cisl – che la direzione scelta per gestire la raccolta differenziata dei rifiuti a Paola, non sia sotto il controllo determinante di questa amministrazione. Al termine di questo incontro, l’unica certezza riguarda il fatto che siamo totalmente fuori da qualsiasi piano di integrazione. Perché pare che la ditta vincitrice dell’appalto abbia intenzione di accedere ai dispositivi del fondo Garanzia Giovani, che automaticamente taglia le gambe a tutti gli operai che rappresento. Ciò accade nonostante questi lavoratori siano depositari di qualifiche acquisite, abilitanti all’espletamento di un servizio già condotto, con successo, sul territorio paolano. In tutta franchezza – ha concluso Gerardo Calabria – dopo questa particolarissima audizione, non vedo orizzonti positivi su cui volgere lo sguardo».
Eppure – nonostante siano in gran parte avvocati – agli amministratori paolani potrebbe essere sfuggito un dettaglio legale che, in situazioni dove esiste una ditta che subentra ad un’altra che ha espletato il medesimo servizio, potrebbe essere “istituzionalmente” richiesto il rispetto di un articolo di legge. Nella fattispecie il 118 co. 6 del D.Lgs. n. 163/2006, che impone alle aziende affidatarie il rispetto dei contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni vigenti e, per converso, onera l’amministrazione affidataria alla vigilanza sull’adempimento del precetto. Ma le tempistiche sono tali che, probabilmente, spiegano le ragioni per le quali – come ha sottolineato poco tempo fa il consigliere Fabio buono – sebbene si sia aggiudicata l’appalto, Ecologia Oggi ha firmato il contratto solo di recente. In fondo, in questo caso, qualche avvocato potrebbe essere stato utile.
