fiumi paolani

[IL MALTEMPO INCOMBE] I fiumi paolani necessitano attenzione. Ma operai ce ne sono?

Con l’approssimarsi della stagione che più di ogni altra è caratterizzata da repentini rovesci temporaleschi, torna d’attualità – in maniera allarmante – l’attenzione riservata allo stato in cui versano le aste fluviali che, almeno a Paola, per essere contate necessitano più di quattro mani.

 

fiumi paolani
Prospettiva “dal basso” del fiume Isca, sottopasso alla base di Viale Charitas. Clicca ed espandi.

Sono infatti oltre venti i fiumi, i torrenti e i rigagnoli che attraversano la città di San Francesco, e se non ci si appresta ad un’opera manutentiva effettuata secondo i crismi del caso, lo spettro di una situazione compatibile a quella verificatasi poco più di un mese fa sul litorale jonico, con le immagini di devastazione che hanno contraddistinto le cronache da Rossano e Corigliano, potrebbe abbattersi anche su questa fascia di costa tirrenica. Con Paola, probabilmente, a trovarsi a fare la conta più ingente dei danni.

 

Fino all’anno scorso, la pulizia di ogni canale (che secondo protocollo dovrebbe essere effettuata partendo da monte e scendendo a valle) è stata affidata agli operai idraulico forestali gestiti dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno cosentino , meglio noto come Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea.

fiumi paolani
La selva che ricopre il letto del fiume Isca. Clicca ed espandi.

Una creatura di matrice privatistica che però col tempo si è “istituzionalizzata”, capace di garantire l’apporto di centoquaranta lavoratori che, con la loro manodopera, hanno sempre fatto in modo che il peggio potesse essere evitato. Tuttavia, a partire da quest’anno, la situazione è passata in mano alla neonata agenzia “Calabria Verde” che, essendo gestita direttamente dalla Regione, ha le qualità necessarie per partecipare ai bandi di finanziamento europei. Proprio dall’assegnazione di un finanziamento ottenuto grazie alla partecipazione a questa tipologia di risorse, riservato prettamente al dissesto idrogeologico, è nato il problema che attualmente starebbe ingessando Paola nella morsa dell’inazione operativa. Perché, sebbene il Consorzio di Bonifica gestisca una quantità di operai che – almeno sulla parte paolana del territorio costiero – sia di gran lunga superiore a quella di “Calabria Verde”, date le sue caratteristiche statutarie pare non possa attingere ad alcun tipo di incentivo proveniente direttamente dall’Unione Europea.

Siccome gli operai a disposizione dell’agenzia regionale conterebbero zero unità su Paola, tre su San Lucido e una ventina su Fuscaldo, pare quantomeno sproporzionato il compito a cui dovrebbero sottoporsi. Perché da ripulire – oltre alle più di venti aste paolane – ci sarebbero tutti i letti dei fiumi che attraversano anche quei comuni. A questo punto “Calabria Verde” potrebbe dislocare gli uomini che ha in organico altrove, nei comuni come Verbicaro e altri posti comunque lontani dalla realtà locale, ma questo non incontrerebbe lo spirito da “spending review” palesato in ogni dove dalla politica. Perché significherebbe impegnare risorse per onerosi spostamenti senza, contestualmente, poter garantire la massima operatività.

A questo punto l’auspicio potrebbe riguardare l’instaurazione di un accordo tra “Calabria Verde” e il “Consorzio di Bonifica Valle Lao”, magari riguardante esclusivamente il rapporto con la manodopera (perché quello inerente i macchinari da utilizzare dovrebbe scaturire da una sinergia tra pubblico e privato).

Gli operai idraulico forestali nella pianta organica del Consorzio, attualmente sarebbero impegnati nella manutenzione di strade interpoderali, del verde attrezzato e nella pulitura di canali di irrigazione e di scolo. Metterli al servizio di una comunità più vasta, conteggiata nell’ordine delle intere popolazioni di Paola, San Lucido e Fuscaldo, considerata la probabile portata d’acqua cui potrebbe essere soggetto l’arso terreno di questi ultimi tempi, oltre che meno oneroso potrebbe essere “salvifico”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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