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Se nel corso di quest’ultimo periodo, gli aggiornamenti in merito al destino dell’area mercatale “polivalente” di Paola si sono susseguiti a ritmo spedito, adesso – con l’organizzazione della fiera domenicale nel centro cittadino – taluni particolari sono riemersi con prepotenza.
Come infatti era stato scritto solo qualche giorno fa, il destino del secondo spazio più grande ed organizzato della provincia di Cosenza, sembrerebbe essersi sintonizzato su una frequenza “circense” che mal si addice al costoso asfalto con cui è ricoperta. La bitumazione del grosso triangolo di terra posto di fianco alla famigerata “strada dei bracci”, lungo via Pantani, è stata pagata con i soldi dei contribuenti, così come il sicuro recinto che ne delimita il perimetro.
Allestire fenomeni da baraccone in un’area che sarebbe stata coperta e resa «elettricamente autosufficiente grazie a pannelli fotovoltaici – aveva spiegato qualche tempo fa l’ex assessore al commercio della giunta Perrotta, José Grupillo – utile a rappresentare un fiore all’occhiello per la città, generando tanti posti di lavoro e garantendo uno spazio idoneo per l’organizzazione di concerti, convention e ogni tipo di evento pubblico e partecipato»; è stato l’ultimo schiaffo che Ferrari ha riservato a Roberto Perrotta. Un atto d’imperio che andrà a riempire ulteriormente il vaso delle polemiche in vista del prossimo consiglio comunale, organizzato in due tempi molto distanti tra loro perché l’attuale maggioranza di governo cittadino sarebbe talmente in crisi che, come scritto giorni addietro, neanche un consigliere fedele alla linea può permettersi il lusso di buscarsi la febbre o organizzarsi una vacanza in bassa stagione.
Stante ciò che i paolani hanno potuto constatare, lo spazio bitumato a spese della collettività e recintato con fondi provenienti dal medesimo portafogli, ha rimbalzato contro il telone colorato di un circo. Proprio quest’ultimo sberleffo (che ha seguito nel tempo l’eradicazione di ogni sorta di opera pubblica messa in atto da chi ha preceduto Ferrari nell’ostentazione della fascia tricolore) è stato documentato con perizia da molti cittadini. Non perché non sia stato gradito il ritorno in centro del mercato domenicale, bensì per mostrare “come” quell’area mercatale di Via Pantani, stia subendo ogni tipo di maltrattamento.
I puntelli conficcati nel catrame sono stati il simbolo del martirio collettivo cui sono stati esposti paolani dal momento dell’entrata in vigore della politica del “ripristino”, un’azione tanto dirompente quanto preparatoria – forse – agli altri “attacchi” che sono previsti sul largo dei sette canali e nell’area di parcheggio che sta sprofondando nel centro cittadino.
