acqua non potabile a paola

Acqua non potabile a Paola, Di Natale: «Sindaco incapace» [E altre reazioni politiche]

L’ acqua non potabile a Paola induce la politica avversa a quella dell’attuale maggioranza a dissotterrare l’ascia di guerra. Perlomeno quella mediatica e immediata, l’arma “letale” il cui uso è stato molto funzionale alla campagna elettorale del 2012 (almeno per Basilio Ferrari). Quel luogo condiviso che è internet al tempo dei social network, dalle cui bacheche virtuali hanno tuonato gli esponenti della cordata avversa all’attuale maggioranza, esponenti interni ed “esterni” al consiglio comunale. Siccome si tratta degli unici esempi di presa di posizione “social” espressa in termini tanto pubblici, sono riproposte in estratto di seguito.

Sia per Di Natale che per Cambia Paola, questa volta si sarebbe “davvero” superato il limite, ed entrambe le posizioni sono sintonizzate su una implicita richiesta di dimissioni per Basilio Ferrari. Indicando un’alternativa allo status quo, Cambia Paola ha titolato con: “E invece niente”; rimproverando all’amministrazione comunale una sorta di sordità rispetto alle istanze presentate, puntualmente, dal movimento politico extraconsiliare. Cose che sarebbero senz’altro servite a non arrivare fino all’ordinanza di non bere l’acqua cittadina, soprattutto, non informando la cittadinanza con i dati delle analisi. Senza farsi mancare anche un accenno al prezzo, salato, delle bollette.

«Qualunque amministratore – scrive Cambia Paola – dotato di un minimo senso pratico avrebbe dovuto recedere dall’affidamento e persino chiedere i danni a chi, nonostante compensi milionari, non ha saputo provvedere alla manutenzione, al controllo di potabilità, all’erogazione, alla depurazione. E invece niente».

Il consigliere provinciale Di Natale, ha accompagnato con il suo nuovo slogan – “Io non mollo” – una riflessione molto critica nei confronti dell’operato amministrativo, preannunciando una sua presa di posizione nel consiglio comunale di oggi (sebbene sia in forse per il lutto che ha colpito la famiglia della presidente del consiglio, Emira Ciodaro, cui si porgono le più sentite condoglianze per la perdita del padre).

«Sindaco incapace di governare la cosa pubblica. Per il momento chieda scusa ai Paolani per aver chiesto il pagamento in misura elevatissima».

Duro anche il Pd, che in una nota, ha preso una posizione unitaria.

«Apprendiamo da un altoparlante – hanno lamentato nell’immediatezza i democratici – che l’acqua a Paola, sì proprio l’acqua, il bene comune più prezioso che c’è e per il quale si sono combattute e vinte battaglie referendarie, è inquinata. Non parliamo, per essere chiari, dell’acqua di un solco per l’irrigazione(che sarebbe di per se altrettanto grave!)bensì dell’acqua che esce dai nostri rubinetti, dai rubinetti di casa nostra, dalle cucine, dai lavandini nei bagni, dalle docce! Ormai la situazione è insostenibile! Non ci interessa più se il problema è della condotta SORICAL o della rete idrica locale, l’acqua, pagata a carissimo prezzo, deve essere di qualità. Questa amministrazione non si interessa nemmeno di capire se l’aumento degli utenti morosi sia dovuto alla volontà di non pagare perché il servizio è inadeguato e neppure di verificare, se tra quegli utenti vi sia qualcuno appartenente a quella fascia di popolazione che ha difficoltà a comprare il pane. Figuriamoci a pagare consumi di acqua improbabili e impossibili, sui quali c’è una verifica alla “fonte” da parte delle autorità garanti preposte, e addirittura a pagare acqua di cui è vietato il consumo per tutti gli usi alimentari. Sul piano della qualità del servizio e della potabilità non è dato sapere né quali provvedimenti si stiano adottando, né quando sia possibile utilizzare l’acqua di rete almeno per cucinare, giacché ormai nessuno, forse, si azzarda a bere acqua dal rubinetto. La situazione è allarmante e la speranza rimane quella che l’erogazione di acqua infetta non abbia provocato danni alla salute dei cittadini. Chiediamo al sindaco di prendere provvedimenti urgenti. Un’ordinanza ormai non basta più, serve un’azione radicale, un cambio di rotta nell’intera gestione del comparto idrico. La spesa che l’ente affronta per la gestione del servizio e per l’acquisto
dell’ “oro blu” è alto, soprattutto considerando la drammaticità in cui ormai versano gli utenti. Ovviamente proporremo pubblicamente delle soluzioni che potrebbero fare evitare le continue mortificazioni alla popolazione, sostituendoci all’amministrazione che a quanto pare in idee ed alternative al problema è latitante da ormai troppo tempo
».

Mentre l’unico meetup grillino presente in città (PaolainmoVimento), pone questioni di rilevanza anche tecnica, chiedendo lumi sulla pertinenza delle dichiarazioni vergate dal sindaco nella sua ordinanza.

«L’Amministrazione attribuisce il problema alla rottura di una conduttura regionale – deducono i pentastellati – e per tanto il problema interessa tutto il territorio comunale. […] Se il problema è la rottura di un condotto, non dovrebbero esserci delle differenze di pressione rispetto i quartieri più vicini alla tubatura danneggiata e quelli più lontani? Inoltre sappiamo che Paola è stata interessata nei giorni scorsi da un’ispezione da parte dei NAS dei carabinieri che ha riscontrato irregolarità, di tipo igienico, in alcune vasche di raccolta e distribuzione delle acque. Siamo ancora però in attesa dei risultati ufficiali delle analisi. Se, […] l’ispezione ha fatto emergere alcuni problemi, non sarebbe stato più corretto motivare il giusto provvedimento precauzionale, legato alla potabilità dell’acqua, comunicando i veri motivi e non quindi inventandosi delle storie su eventuali tubature rotte? Tubature che comunque sappiamo essere in stato di degrado e fonte di perdite […]. Perché, ci chiediamo in fine, ci sia sempre una reticenza nell’uso della trasparenza e nel comunicare ai cittadini le questioni che li interessano direttamente, specie quando si tratta di salute».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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7 comments

  1. Francesco Zimbaro

    Si è davvero stanchi di questa pessima amministrazione Paolana. Ridicoli fin dall’inizio, incapaci su ogni aspetto politico e civile, continui errori nel gestire il paese e il municipio; BASTA i cittadini non ce la fanno più, il Sindaco abbia il coraggio di dimettersi. Dei suoi stati su Facebook: ‘Anche questa è Paola’ non ce ne facciamo niente, fanno solo ridere a chi li legge. Signor Sindaco le periferie del paese si trovano in un degrado unico nei miei 27 anni di età, si ha per sino la percezione di essere odiati talmente è elevato l’abbandono, ciò fa essere a noi contribuenti molto tristi. Signor Sindaco dimettevi, ormai è palese create solo danni e problemi (spesso anche gravi) ai cittadini, distruggendo e calpestando le meraviglie che solo il nostro amatissimo paese può regalarci. Ci auguriamo noi tutti che questo Natale possa portarci un regalo così grande e desiderato come le sue dimissioni.

    • Caro signor zimbaro non risponda a gente che non si firma…..sicuramente si tratta di un profilo fake…signor gianni vada a ripetere elettronica che è meglio….

      • Ah ok…quindi….fammi capire…..se un cittadino si lamenta…..in automatico è di sinistra? Dubito che insegnano queste cose all’I.T.I.S…..ti manca il senso logico delle affermazioni….in tutti i tuoi commenti…ti concentri sul parlare male della sinistra…..ma non ti concentri sul vero problema…..il disagio comune del cittadino…..

        • Si ma…nessuno parla di sinistra e nessuno parla di destra…..c’è un grosso e grave problema….poi per il resto stai facendo tutto tu…..domani ti interrogano…..studia

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