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Che (mal)tempo che fa. Paola al tempo della pioggia [VIDEOCLIP e FOTOGALLERY]

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Bacinella utilizzata dalla Signora per raccogliere l’acqua che scende dal solaio. Clicca ed espandi.

«Piove, Governo ladro». Quest’espressione dev’essere senz’altro il leitmotiv che, da stamattina, accompagna la giornata della signora Maria Concetta, cittadina paolana che – come tanti altri – dimora presso un alloggio popolare “di fortuna”, ricavato in un edificio sul quale sussisterebbero dubbi di agibilità.

Governo ladro” perché, sebbene esistano dispositivi e norme in grado di sbloccare finanziamenti a pioggia per questa o quell’altra celebrazione, per la signora in questione (e gli altri come lei) non ci sarebbero spiragli di investimenti consoni ad alleggerirne la condizione. Perché vivere in una casa dove all’interno la pioggia cade copiosa sin dai primi istanti di un temporale, non dev’essere un bel modo per godersi la vita.

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Uno dei muri “piangenti” della casa. Clicca ed espandi

D’altronde, i cittadini paolani riescono a convivere col disagio e col pericolo di una frana che, oltre a minacciare l’esistenza del locale nosocomio, rappresenta un ostacolo insormontabile per chiunque volesse godere dei benefici di una bretella funzionale a smaltire il vigoroso traffico automobilistico. Considerati probabilmente “fortificati” nello spirito da questa estenuante modalità d’allenamento al fastidio, i cittadini paolani sarebbero ormai ai margini della sfera decisionale cittadina, altrimenti non si spiegherebbe come mai – nonostante i ripetuti appelli e le lamentele giunte finanche dal responsabile della società che lo gestisce – presso il depuratore di Via Pantani continuino a confluire, indisturbate, le acque piovane e i liquami fognari dell’intero paese. Non si spiega, ma gli effetti sono – sempre – sotto gli occhi di tutti e anche stamane l’olezzo che si sprigionava dal torrentello che pareva marrone di terra, era di inequivocabile matrice “merdosa”. Una scia profumata che, tracimando, è giunta puntualmente a mare, procurando inaccettabili variazioni cromatiche nel verde agitato delle onde.

Eppure, “anche questa è Paola”, una città dove piove nelle case popolari, dove i torrenti esondano ad ogni pisciata di nuvola, dove i parcheggi sprofondano ma “per assestarsi” e dove – dulcis in fundo – l’ostentatissima isola pedonale appare luminosa a metà. Forse per bilanciare lo splendore di un attiguo edificio meraviglioso, i lampioni di Corso Roma stasera sembravano in tinta con la maglia della Juventus. Accesi e bianchi da una parte, neri e oscurati dall’altra. Una vera cartolina, non c’è che dire. Per fortuna lo stupefacente palazzo s’è comunque illuminato, fornendo un punto di riferimento similare a quei lampioni con cui – poco tempo fa – s’accendeva simultaneamente e che, da quando questa contemporaneità non accade, rappresenta l’unico baluardo di luce collettiva utile all’orientamento.

Fotogallery “sequenziale” (dal primo al tardo pomeriggio), l’articolo continua più in basso

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Probabilmente tutto questo fa parte di una strategia utile a risparmiare il fiato, perché trattenendo l’aria sarà possibile avere qualche istante di vita in più quando la città sarà sommersa.

Ma forse questa è una chiusura troppo catastrofistica, forse – al momento – l’unica che dovrebbe allenarsi a gonfiare le guance è la signora Maria Concetta, perché la sua casa rischia seriamente di allagarsi.

Se quanto scritto e documentato con le foto non dovesse bastare, di seguito c’è un video semiserio che potrebbe tornare utile. A chiunque lo volesse vedere: Buona Visione. Anche questa è Paola.

Video

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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