candidati per ferrari

[Paola] Ex candidati per Ferrari nel pool pluriincaricato e ben retribuito [ma agli atti manca la firma del Segretario]

Diceva Agatha Christie, notissima e compianta scrittrice di romanzi gialli, che «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Ebbene, se i documenti certificanti le determinazioni dirigenziali di alcuni settori operanti nel comune di Paola non fossero almeno tre, staremmo parlando – probabilmente – di coincidenze. Invece, seguendo la logica dell’autrice proposta in premessa, presso il Sant’Agostino sarebbe comprovabile una metodologia operativa volta a dare incarichi, lautamente ricompensati, sempre allo stesso giro di professionisti.

Senza entrare nel merito delle competenze – probabilmente esclusivo appannaggio della cerchia pluri incaricata – basti considerare che i beneficiari della fiducia amministrativa di Basilio Ferrari avrebbero tutti la medesima matrice elettorale (alcuni di loro si sono addirittura candidati, con scarsissimi risultati, nella coalizione di centrodestra alle scorse elezioni) e per certi di loro sussisterebbero gradi di parentela matrimoniale e consanguineità.

È il caso del trio rappresentato dagli architetti Lugi Colella, Angela Maria Marcelli (marito e moglie) e dall’ing. Giovanni Marcelli (cognato dell’architetto Colella), coi primi due rispettivamente impegnati nei progetti relativi al Largo Sette Canali e al restauro dell’Arco di San Francesco e al Pisl, e l’altro a coordinare i lavori di messa in sicurezza delle scuole cittadine.

Tuttavia, tornando alla questione relativa ai documenti pubblicati sull’albo pretorio del comune di Paola, inerenti le determinazioni dirigenziali numero 308, 309 e 324 (rispettivamente del 28 ottobre e del 4 novembre scorsi) l’elemento che – probabilmente per la sua istituzionalizzata funzione supportante – ricorre in maniera ridondante, è l’ingegner Fabio Pavone. Quest’ultimo, svolgendo la sua mansione dalla postazione di Via Baracche (sede dell’Utc), è la figura che compare in maniera ricorrente e, insieme al geologo Salvatore Del Bianco, pur essendo onnipresente nel pool di professionisti selezionati e remunerati – per una cifra collettiva e ancora “percentuale” che s’aggira già sui 50mila euro – non ha rapporti di parentela con gli altri.

L’attenzione riservata a questi documenti è scaturita dal fatto che, in almeno due di essi (la 308 e la 309) non appare la firma del segretario comunale Nicola Falcone, e nella 309 c’è addirittura una postilla che – se considerata nella sua essenza – prefigura uno strano comportamento del comune. Perché la figura del geologo sarebbe stata inserita direttamente dall’ingegnere Giovanni Marcelli che, bypassando la normale procedura per la nomina di un professionista del suo settore, ha inteso “ristorare” con 20mila euro le «spese sostenute per l’espletamento delle prove geognostiche e prove in sito sui materiali delle strutture portanti in muratura regolarmente espletate dalla Ditta Geocal ed il geologo Dott. Salvatore Del Bianco».

Di solito, in questi casi, il comune bandisce una manifestazione di interesse. Questo pare un incarico “diretto”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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