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Assistenza Disabili Paola – Servizio scaduto: oggi arriva la proroga? [Luce sul mistero dei “Telefoni Muti”]

Appena pubblicata sull’albo pretorio del comune, la delibera di giunta n. 176 prodotta dall’esecutivo Ferrari lo scorso 9 dicembre, ha fatto sobbalzare più di un cittadino dalla sedia. Il motivo di tale, probabile, reazione sarebbe da ricercare nell’oggetto del documento stesso, laddove si specifica che «il servizio di assistenza domiciliare e di integrazione scolastica in favore di persone non autosufficienti, anziane e/o diversamente abili, sarà prorogato sino al 10 gennaio 2016». Cioè a dire: “ieri”.

Pertanto, molti familiari di persone bisognose di questo tipo di supporto comunale, sono entrati in fibrillazione. Per comprendere se tale stato d’animo aveva ragion d’essere e, soprattutto, alla luce dei tanti attestati di stima ricevuti in questi mesi dall’assessore alle politiche sociali paolano, è stato necessario chiedere lumi direttamente all’avvocato Marco Cupello. Secondo il legale in carica all’esecutivo di Basilio Ferrari, la situazione s’assesterà alla fine di gennaio. Per il delegato nominato in giunta in quota Udc, già stamane (lunedì 11-01-2016) dovrebbe essere pronto un documento di proroga che allungherà di altri venti giorni l’attuale scadenza, delibera che sarà poi “superata” dall’entrata in vigore del nuovo sistema basato su un’organizzazione diversa del servizio.

Stanti alcune anticipazioni, una volta incamerata l’attuale fase, il comune dovrebbe essere messo in condizione di essere già pronto su fronti basilari per la partecipazione a bandi di natura regionale, condizione fondamentale per garantire la massima efficienza (almeno sul piano delle coperture finanziarie). L’iniziativa che verrebbe così ad essere posta in atto, sarà probabilmente il culmine di una fase di rodaggio iniziata nei mesi scorsi, allorquando si sono gettate le basi per coinvolgere direttamente i medici di famiglia che, con il loro apporto, dovrebbero aver snellito le fisiologiche procedure legate al vaglio dell’Asp.

Approfittando dell’occasione, visto che della questione relativa al cambio di gestore della telefonia comunale sta occupandosene in prima persona, all’assessore Cupello è stato chiesto anche se il momentaneo blackout delle utenze municipali, site nel Sant’Agostino, fosse dovuto ad un’operazione di tipo amministrativo. La risposta conseguente è stata affermativa ed implementata da dettagli insiti nella delibera di giunta affissa recentemente sull’albo pretorio.

Leggendo il documento redatto dall’esecutivo, il n.196 del 18 dicembre scorso, si parte da quanto scritto in oggetto: «Servizio di fonia fisso, servizi di rete Spc dati e internet per gli uffici ed i servizi comunali. Approvazione proposta contrattuale della società Telecom Italia». Secondo quanto deliberato all’unanimità dei presenti (Basilio Ferrari, Francesco Sbano, Dario Gaetano, Stefano Mannarino, Paolo Siciliano e Marco Cupello), è stata accettata la proposta di valutare l’opportunità di «razionalizzare ed economizzare la complessiva struttura contrattuale dei servizi, prevedendo altresì, per verificate convenienze economiche, l’accorpamento dei servizi di rete e telefonia con un unico operatore». Giustappunto la “Telecom Italia” (fino a prima c’era pure “Fastweb” che avrebbe operato, pagandosi con soldi pubblici, fino agli ultimi tempi con risultati che – considerando il proposto “cambio di gestore” – potrebbero non essere stati all’altezza delle attese e, soprattutto, delle spese).

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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