traffico in tilt

Paola – Colli di bottiglia, strettoie medievali e traffico in tilt [di Natale Santoro]

Pare che in questi giorni alcuni politici di spessore abbiano preso a cuore il problema della viabilità di Paola. Non ho letto, purtroppo, gli articoli a riguardo ma il fatto stesso che se ne è cominciato a parlarne rappresenta un importante punto di partenza. La cittadina paolana ha da sempre problemi legati al traffico ed alla viabilità e la responsabilità indubbiamente non è da addossare completamente a questa Amministrazione che ha ereditato una situazione al limite della paralisi e della immobilità circolatoria nelle ore di punta. Si è cercato di mettere mano alla questione abolendo la strettoia con aiuola spartitraffico in corrispondenza dell’incrocio tra sottomercato e via nazionale. Ma credo sia solo un piccolo contributo al problema complessivo che resta preoccupante ed allarmante. Esistono nella nostra città delle strettoie stradali, veri e propri “colli di bottiglia”, per usare un linguaggio informatico di moda, risalenti al medio evo che ostacolano e si frappongono al normale deflusso delle automobili e che rappresentano tra l’altro un serio pericolo per i pedoni. Nessuna Amministrazione, dal dopoguerra ad oggi, ha voluto prendere in considerazione la possibilità di mettere a norma e di rendere più efficace il transito di mezzi e pedoni nei tratti “incriminati” benché molte sono state le segnalazioni di pericolosità e di disagio. Il più eclatante “collo di bottiglia” è rappresentato dal ponte davanti al convento delle suore Domenicane o Monache di Pompei. Qui la strada, provenendo dal centro città, ad un certo punto in corrispondenza dell’inizio del ponte si restringe di colpo con una rientranza di circa un metro e, senza nessun tipo di marciapiede per pedoni, si approssima verso il largo bivio che fa da incrocio tra uscita Corso Garibaldi, Via Nazionale e Viale dei Giardini. Questa strettoia è veramente una beffa per una città come Paola, perché si trova proprio sulla via principale d’accesso al centro ed all’intera città. La soluzione di questo problema non credo, anche a parere dei tecnici, non è di grandissima difficoltà in quanto non vi sono né abitazioni né ostacoli sulla destra, provenendo dal centro, ed addirittura nulla di nulla provenendo da sinistra dove il ponte è completamente libero da ostacoli di ogni sorta.

Ho sempre detto che se un sindaco si presentasse alle elezioni comunali, inserendo nel suo programma la soluzione di questo serissimo problema, avrebbe serie possibilità di essere eletto solo per questo. Ma andiamo avanti e parliamo dei tanti e seri problemi sempre legati alla viabilità cittadina che con costi relativamente contenuti potrebbero essere risolti. Lo ripeto, non so cosa è stato detto negli incontri con i politici, ma anche a rischio di essere ridondante faccio notare che l’arteria nuova che costeggia il fiume di s. Francesco da S. Agata alla piazzetta, potrebbe essere una giusta e seria alternativa al problema del traffico sulla via Nazionale dall’altezza del supermercato ARD e fino al Liceo, sempre che venga completato il tratto, lungo il fiume fino al suo naturale sbocco nei pressi dell’ex “hotel Giulia” ex “scuola alberghiera” oppure Rione Croce. Esistono anche altre situazioni a rischio a sud della nostra città, ingigantiti e peggiorati a seguito della frana di Sottopromintesta, o sotto Ospedale che si voglia, per non parlare dell’assurdo bivio senza accesso da Nord, della superstrada, nei pressi di Tenimento la cui soluzione potrebbe essere di vitale importanza per accedere all’Ospedale oppure alla parte Sud della città. Ci sarebbe tanto e molto ancora da dire anche sulla manutenzione e sulla qualità della nostra rete viaria, ma visto che è stata argomento di altre mie “uscite” mi limito a dire che le strade periferiche, comunali da pochi anni, verso S. Miceli a Nord e verso Badia a Sud sono in condizioni a dir poco da terzo o quarto mondo.

Natale Santoro

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