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Paola – L’applicazione “Visit Paola” resta un mistero made in Ferrari

All’epoca in cui venne presentata, l’applicazione digitale per rendere Paola accattivante su Smartphone e Tablet, era stata descritta dal sindaco Ferrari sul suo blog (raggiungibile all’indirizzo: ferrariamministra.wordpress.com) in questi termini: «Nell’epoca digitale Paola non rimane indietro e va avanti, prima di tanti altri. Da oggi mettiamo a disposizione un servizio innovativo e moderno nel settore turistico e per le attività produttive. “Visit Paola” mette in rete tutti i cittadini che vogliono cogliere le opportunità delle offerte presentate dall’applicazione. A ciò si aggiunge la rete wifi per il centro Città e presto anche per il lungomare. Abbiamo lavorato molti mesi per giungere a questo risultato. Faceva parte del mio programma amministrativo e, nonostante gli innumerevoli problemi, siamo riusciti in breve tempo a raggiungere l’obiettivo. In questo senso ringrazio la mia giunta che ha coordinato tutte le attività offrendo un servizio moderno ed all’avanguardia». Era il maggio del 2014, quasi due anni fa.

A distanza di tanto tempo, considerando l’importanza rivestita dalle celebrazioni per il VI centenario dalla nascita di San Francesco, quest’applicazione dovrebbe essere completamente a regime e dare i suoi frutti.

 

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La schermata che consegue alla ricerca per dispositivi Android

Invece, niente. Dissolta, volatilizzata e contraddistinta dai commenti lasciati sulla pagina per lo scaricamento destinato agli utenti muniti di telefonino Apple (perché la pagina per il download riservato ai possessori di un cellulare con sistema operativo Android, almeno sul Google App Store, “non esiste”), i quali utenti, dopo averla installata e provata l’hanno persino commentata, in un caso, con queste parole: «Applicazione assolutamente inutile, illeggibile nel dettaglio. Ci sono decine e decine di attività importanti che non sono segnalate… Che utilità ha per chi non è del posto?? Ripeto: pessima!!!!!».

 

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La schermata per lo scaricamento e l’installazione su dispositivi Apple

Tutto questo nell’immediatezza, appena dopo che in pompa magna l’amministrazione tutta l’aveva sponsorizzata attraverso qualunque canale, persino sulla microweb tv fuscaldese utilizzata per ogni sorta di réclame della maggioranza consiliare cittadina (pagata – almeno in una prima fase – con i soldi dei paolani). A proposito di spese, se al momento non riguardano quelle sborsate in favore della TT Production di Antonio Trotta per le riprese (tutt’ora in essere) del consiglio comunale, viene spontaneo chiedersi a quanto ammontano quelle elargite (qualora fosse stato necessario pagare) nei confronti della Calio Informatica srl. Della società autrice dell’applicazione, almeno seguendo il link proposto sulla pagina di scaricamento “Apple”, si apre una pagina in cui, al titolo “Marketing”, segue l’espressione: «Visit Paola. Copyright 2014 Caliò Informatica. Design: Giuseppina Carolei». Stessa frase che appare, sotto un’altra pagina raggiungibile da quella principale, dedicata all’argomento “Supporto”.

Probabile svista degli editori della pagina, perché poi – cercando su un motore di ricerca – è venuto fuori un sito in cui la società è descritta in questi termini: «Caliò Informatica s.r.l. è tra le più importanti società private di informatica in Calabria. Opera dal 1970 con l’obiettivo di interpretare e tradurre il mondo delle nuove tecnologie in soluzioni ed occasioni di sviluppo per le aziende. La nostra mission è quella di supportare i clienti nel rendere le soluzioni informatiche da strumento a supporto del business, a strumento mediante il quale fare business e dare loro in questo modo un valore aggiunto reale e tangibile. Ciò significa anche sviluppare tutte le opportunità offerte da Internet e dalla crescente diffusione dei servizi elettronici».

Forse sarebbe il caso che, a Paola, supportassero meglio. Anche alla luce del fatto che, secondo indiscrezioni, dietro alla costosa operazione che ha introdotto per un periodo Fastweb nel comune di Paola (attualmente in fase di smantellamento perché si sarebbe preferito far gestire tutto all’unico operatore Telecom Italia) ci sarebbero sempre  loro.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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