Nella speranza che taluni passaggi inseriti in un breve intervento apparso ieri sulla bacheca virtuale dell’Anpana Oepa Cosenza, rappresentino soltanto una velata “indisposizione” ai precetti prefettizi casertani pubblicati ieri su queste colonne – e non un avvertimento a chi ha avuto solo la cautela di diffondere informazioni in merito – di seguito è riportato il commento col quale, i vertici provinciali dell’associazione, hanno inteso stigmatizzare la situazione.
«Questi (il riferimento è alla notizia pubblicata sul web da “Lodinotizie.it”, inserita a corredo del commento, ndr) potrebbero essere gli effetti di una diffusione facile di notizie come quelle che in questo periodo sono state date e che riguardano la nostra organizzazione. Crediamo che l’informazione in un paese democratico quale il nostro sia importante ma non facciamo in modo che questa si sostituisca a chi è preposto a giudicare. Se oggi la nostra organizzazione non ha ancora assunto ufficialmente una posizione pubblica è perché crediamo nelle Istituzioni e che presto loro faranno pienamente luce sulle reali interpretazione giurisprudenziali dell’intera vicenda. Noi non siamo né giudici né giuristi ci adegueremo alle decisioni che chi è preposto sicuramente assumerà. Oggi crediamo che questo tam tam mediatico possa mettere in seri pericoli i nostri volontari e la nostra Associazione e quindi saremo vigili su eventuali responsabilità che si potessero ravvisare invitando tutti i colleghi delle altre associazioni a riflettere che oggi i fatti accaduti riguardano la nostra organizzazione ma in senso generale coinvolge tutto il settore delle Guardie Zoofile».
Una dichiarazione di disponibilità, anche se resta oscuro il passaggio relativo alle «responsabilità» da ravvisare riguardo il «tam tam mediatico» che metterebbe «in seri pericoli» i volontari. Forse sarebbe il caso di chiarirlo, perché così com’è pare proprio un avvertimento a chi diffonde notizie – tra l’altro – vere e senza giudizi.