Domani #iodamorenomuoio inaugura Ipazia una collana tutta al femminile

foto (2)COSENZA – Domani #iodamorenomuoio inaugura Ipazia  una collana tutta al femminile. Sarà presentato domani a Terrazzo Pellegrini alle ore 18.30 #Iodamorenonmuoio l’ultimo libro del giornalista e scrittore Arcangelo Badolati che inaugura Ipazia, una collana tutta al femminile. Nel corso della presentazione saranno letti alcuni passi del libro dove all’interno vi è anche il contributo artistico di Federica Montanelli. La prefazione è a cura di Cinzia Falcone, presidente Animed e ideatrice del progetto “Il Sangue Rosa. Un’altra vita è possibile”.

Ipazia racconta storie di donne da ogni angolazione e da ogni latitudine, da spazi e tempi che s’intersecano tra loro, lasciandosi attraversare dall’immagine vibrante di quell’Ipazia d’Alessandria che fu matematica, filosofa e astronoma e venne trucidata per mano di fanatici religiosi diventando un simbolo della libertà di pensiero e dell’indipendenza della donna. Ed è questo il senso alto di una collana al femminile: quello di dar voce a tante donne, affinchè ne nasca un messaggio positivo, di speranza, amore, pro positività e cammino.

Apre, dunque, la collana il volume Iodamorenonmuoio, un saggio composito che attraversa l’universo femminile in maniera originale a metà tra la letteratura e la cronaca per aiutare a comprendere le devianze criminali e sub-culturali che hanno determinato i femminicidi nel corso dei secoli.

In questo viaggio ci sono le donne nella storia, quelle che hanno cambiato il volto del mondo con la loro genialità eppure vittime della loro stessa grandezza: Ipazia d’Alessandria, Olympe de Gouges, Giovanna d’Arco, Beatrice Cenci, Isabella Morra, Artemisia Gentileschi, Francesca La Gamba, Oriana Fallaci, Angelica Balabanoff, Margherita Sarfatti,  Anna Kuliscioff, Ada Negri, Franca Rame, Isabella Aleramo.

Le donne assassinate brutalmente da uomini mostruosi in una Calabria che diventa speculare al mondo: Roberta Lanzino, Maria Rosaria Sessa, Fabiana Luzzi.  Le madri massacrate dai figli: Patrizia Schettini e Patrizia Crivellaro. Anche loro calabresi ma emblematiche di una violenza indicibilmente mostruosa. E poi le donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta: Giuseppa Mercuri e Maria Concetta Cacciola. E ancora le donne straniere, quelle senza nome, rese schiave e costrette a prostituirsi per le strade della Calabria.

Un viaggio negli abissi delle anime e della carne femminile accompagnato da testi teatrali e letterari curati dalla giornalista Federica Montanelli che raccontano il dolore e la mostruosità umana ma che alla fine consentono una liberazione, un riscatto.

About Mafalda Meduri

Libera pensatrice, blogger ed indipendente essere umano

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