mimmo de rosa

Paola – Centrodestra nel caos e FI mal digerirebbe Mimmo De Rosa

Mentre l’aria che si respira tra i corridoi del Sant’Agostino parrebbe aver assunto l’olezzo della cancrena, il centrodestra paolano sta iniziando a chiedersi – seriamente – a quale riferimento votarsi per non restare a bocca asciutta alle prossime consultazioni. Temendo la “Caporetto” del 2007, quando Basilio Ferrari rimase escluso dal ballottaggio in cui si confrontarono due schieramenti di centrosinistra, molti moderati della fazione opposta starebbero organizzandosi per salvare il salvabile. Considerando il bassissimo indice di gradimento degli attuali inquilini del palazzo di città, ulteriormente dilaniati da uno scontro che dovrebbe aver spaccato anche il fronte del gruppo consiliare più fervente (i “Moderati per Paola” di cui trattiamo a parte, clicca), molti simpatizzanti di quell’idea che Basilio Ferrari avrebbe dovuto coltivare per continuare a contare sul loro appoggio, starebbero guardandosi intorno.

Visto che dovrebbe trattarsi di un movimento determinato dalla delusione e dal disincanto, il compito che attende la diplomazia di questa folta compagine è assai arduo, perché dovrebbe gestire trattative simili a quelle cui sono costretti i capipopolo di quelle fiumane di sfollati in fuga dai territori di guerra, che non tutti sono disponibili ad accogliere. Tuttavia, agendo anzitempo, è probabile che la perizia e la comprovata affidabilità di taluni portavoce, possa costituire l’utile salvacondotto per parlare (almeno) con quei gruppi consolidatisi attorno a tavoli non traballanti. Al momento, i primi a prendere consistentemente posizione parrebbero essere gli “esuli” di Forza Italia. L’appellativo utilizzato per connotare l’attuale condizione di quanti sarebbero soggetti agli effetti della diaspora azzurra confinata al territorio calabrese, si rende doveroso per esprimere la natura di una sofferenza andata oltre il consenso elettorale, perché frutto di una crisi di coscienza mal gestita da chi dovrebbe coordinare il percorso da seguire. Come mai il romanamente insignito De Rosa non convochi riunioni del suo partito, è un mistero che neanche i solleciti a mezzo stampa sono riusciti a dirimere. Secondo qualche simpatizzante, l’avvocato più loquace dei tempi migliori dell’aula “Lo Giudice”, avrebbe paura di confrontarsi sull’attuale assetto fallimentare del centrodestra al governo, lasciando intatta una posizione che – quando sarà ormai troppo tardi – potrebbe risultare “fatale” per il suo vice. Allo stato attuale, i forzisti paolani sarebbero costretti a riunirsi, in maniera quasi “carbonara”, nello studio dell’ing. Mantuano ed in quello dell’avvocatessa Aloise. Una situazione insostenibile che potrebbe essere la miccia di un deflagrante malcontento, capace di investire persino coloro che si sentono al sicuro dietro ad una fascia tricolore.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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