mercato domenicale paolano

Il mercato domenicale paolano continua ad essere “trasgressivo”

Doverne dare cronaca è ormai diventato seccante, tuttavia – nonostante il lassismo generale di chi dovrebbe amministrare e sovrintendere – scrivere dell’ennesima “trasgressione” mercatale della domenica è un dovere etico nei confronti dei tanti cittadini che, osservata la situazione, continuano criticamente a manifestare il proprio senso civico. Pertanto, considerata la notevole mole di lamentele che settimanalmente s’infrangono contro il muro di gomma opposto da coloro che con una scrollata di spalle si lasciano scivolare tutto addosso, la sequela di racconti utili a costituire una testimonianza per i posteri s’arricchisce di un nuovo capitolo.

Come molti ormai sapranno, su queste colonne sono stati censiti in maniera ossessiva quasi tutti i fenomeni sorprendenti verificatisi dal momento in cui è stato deciso di ripristinare il mercato domenicale nel centro cittadino. È stata data cronaca del disappunto degli avventori e dei venditori, di coloro che hanno amministrato in passato (come l’ex assessore José Grupillo che, senza ostentare alcuna perfezione, ha spiegato i vantaggi della vecchia area mercatale di contrada Pantani, oggi in predicato di diventare terra di conquista di privati) e di coloro che sono costantemente costretti a subire gli abusi concessi ai colleghi ambulanti, senza neanche avere il sollievo di un ricevimento costruttivo in comune (si ricordi la clamorosa e più unica che rara protesta che i commercianti di Corso Roma misero in atto poco tempo fa, ricevendo una distratta attenzione dagli attuali inquilini del Sant’Agostino che – in almeno un caso – si sarebbe concretizzata in un trattamento poco ortodosso riservatogli dal sindaco).

Insomma, come già scritto qualche tempo addietro, sembrerebbe che a Paola sia in vigore una strana tolleranza nei confronti di coloro che esercitano la professione all’aperto, una bonarietà che si manifesta nella mancanza di controlli laddove appaiono palesi alcune inosservanze regolamentari, come ad esempio la costante e reiterata presenza di veicoli sull’isola pedonale di Corso Roma che – in molti casi – vengono parcheggiati dinnanzi alle vetrine di negozi che comunque provano a rimanere aperti.

Il tutto aggravato da quanto accade sulla spianata sotto l’Agip, dove è ormai lampante considerare la situazione come “fuori controllo”. Perché – nonostante la rimozione della tensostruttura che ha condizionato gli spazi durante le festività natalizie ed il primo periodo dell’anno in corso – i venditori di frutta e verdura continuano a disporsi secondo uno schema non previsto dall’ordinamento col quale il mercato era stato presentato alla città?

Forse l’assessore con delega al commercio potrebbe spiegare la situazione, ma nessun consigliere (soprattutto quelli di opposizione) gli ha mai posto la domanda.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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