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Paola – 25 Aprile nel nome di Antonio Eboli

Nel segno di una giornata trascorsa all’insegna delle doverose celebrazioni dedicate alla resistenza, la città di Paola ha trascorso un 25 Aprile pregnante di significato. Senza diluire il senso di una cerimonia solenne in rivoli di altro genere, l’amministrazione ha incastonato l’intitolazione del centro laboratoriale edificato su largo “Sette Canali”, alla memoria di Antonio (Nuzzo) Eboli. Tributando il giusto riconoscimento ad un ex amministratore passato alla storia per la pervicace conduzione di un paradigma politico antifascista, il sindaco e molti cittadini accorsi hanno dato vita ad una cerimonia molto suggestiva, culminata nello svelamento di un progetto sul quale l’intera collettività ha dimostrato di nutrire molta curiosità.

Affiancati permanentemente nello spazio predisposto per rilanciare l’immagine di Paola, il teatro “Mauro Ganeri” ed il centro laboratoriale “Antonio Eboli”, saranno due punti di riferimento per la cultura e l’identità della città. E se del primo s’è già trattato all’indomani dell’inaugurazione, del secondo si può star certi che rappresenterà il giusto tributo ad una personalità politica che ancora riverbera nell’identità paolana.

Eboli, così come è stato doveroso scrivere all’indomani della sua morte, è stato un sindaco progressista, la cui azione amministrativa ha lasciato il segno nei solchi “capillari” della società, quelle frange categoriali nelle quali troppo spesso languono le speranze e i sogni degli ultimi e dei dimenticati. È stato un socialista a “tutto tondo”, capace di dar vigore e lustro ad una Paola uscita “bombardata” dalla guerra e “spaesata” dal boom economico. Ha sapientemente diretto un periodo difficile della Storia, gettando le basi per un benessere che solo oggi è stato messo a repentaglio da una generalizzata crisi (oltre che “economica” anche “di valori”). La speranza è che la cristallizzazione del suo nome su una targa così importante possa fungere da esempio per le classi dirigenti che verranno.

Per questa ragione grande rilevanza assumono le parole del figlio, Miro, che ricordando la figura paterna ha detto: «Quello che mi sorprendeva di mio padre era il suo amore verso la sua Paola. Quando gli dicevo che la città non gli aveva tributato il giusto encomio, lui mi rispondeva che a lui bastava l’essere stato il sindaco di questa città».

Per quanto concerne i tributi provenienti dal mondo politico, un riconoscimento importante è giunto dai socialisti, compagine di cui Nuzzo Eboli è stato fulgido esponente, che hanno espresso il loro apprezzamento con una nota: «Siamo contenti che sia stato ricordato un grande sindaco, una grande persona come Antonio Eboli e siamo oltremodo felici che gli sia stata intitolata un’opera realizzata da un altro sindaco socialista, anche se qualcuno fa fatica a dirlo».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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