mimmo de rosa

Paola – Forza Italia e il coraggio di cambiare. Mimmo De Rosa out

In principio la situazione dovrebbe essere stata pressappoco quella descritta nel contributo che segue:

Ripararsi dalla bufera inquattandosi all’interno di uno scatolone vuoto, potrebbe non essere una tecnica salvifica per quanti hanno riposto ogni speranza in Forza Italia. Questo concetto, familiare a chi ancora ostenta un partito che è tale solo sulla carta (almeno a Paola), non sarebbe ancora entrato nel modus operandi di coloro che lo gestiscono. Nella resa di conti senza esclusione di colpi che è in atto da parecchio, nonostante il timone locale sia rimasto formalmente nelle mani del coordinatore, pare proprio che la potenzia numerica di Forza Italia sia limitata ai soli esponenti impegnati nell’amministrazione comunale. Vale a dire che, escludendo il consigliere Mimmo De Rosa (presente nell’aula “Lo Giudice” per conto dei Moderati per Paola)  e l’assessore Stefano Mannarino, agli elettori potrebbe essere presentato solo un simbolo vuoto di contenuti. Perché la base di Forza Italia, composta da una notevole quantità di moderati cittadini, scontenta della mancanza di corrispondenze con i vertici (cui è stato spesso imputata la non convocazione di riunioni assembleari) sarebbe già in procinto di lasciare il tricolore “formalmente” berlusconiano, per abbracciare il simbolo creato dal consigliere regionale Giuseppe Graziano (riferimento “sostanzialmente” berlusconiano dei forzisti calabresi). Questa situazione, figlia dell’aspro confronto che ha opposto l’onorevole Jole Santelli e lo stesso Graziano, rischia di avere serie ripercussioni a livello locale. Perché le quotazioni dell’ex sottosegretaria del governo Letta, almeno internamente a Forza Italia, sembrerebbero in discesa, mentre quelle del suo compagno regionale di partito sarebbero in ascesa.

Ora, se il problema è la mancanza di rappresentatività, come mai non si è corsi ai ripari? Forse l’impegno profuso nell’opera di tamponamento dell’emorragia consiliare avrà impegnato il coordinatore più del dovuto. Ma, a questo punto, perché non si è ceduto il testimone al vicecoordinatore Emilio Mantuano? Perché non consentire al partito di avere un confronto interno funzionale all’elaborazione di una strategia elettorale utile, quantomeno, a non presentarsi alle prossime amministrative senza aver ancora immaginato un candidato? Ovviamente – a quest’ultima domanda – la risposta dovrebbe essere automatica, perché sia De Rosa che Mannarino, sono due sostenitori dell’attuale assetto, che vede in Ferrari il predestinato al prossimo confronto. Ma la base non ci sta e, probabilmente, aderendo al “Coraggio di Cambiare l’Italia” di Graziano, darà modo ad almeno un ex sindaco (con trascorsi storicamente amicali insieme a Graziano) di poter tornare nell’alveo di un centrodestra più disponibile ad aprirsi a liste civiche e – forse – ad apparentamenti che, a chi attualmente dirige Forza Italia, sono inibiti.

Quindi, indipendentemente da questa premessa, sono giunte le dimissioni di Mimmo De Rosa

L’avvocato Mimmo De Rosa, consigliere comunale di maggioranza nel gruppo dei “Moderati per Paola”, ha presentato le sue dimissioni da coordinatore zonale di Forza Italia. L’annuncio, datato primo aprile, lungi dall’essere uno scherzo da “giorno del pesce”, è la constatazione di una situazione da tempo dipanata su queste colonne. «In data 1 aprile – scrive De Rosa – ho comunicato al Coordinatore provinciale di Forza Italia, dottor Luigi De Rose, le mie dimissioni dall’incarico di coordinatore di Forza Italia di Paola che mi era stato conferito lo scorso 7 dicembre. Ho ringraziato il coordinamento provinciale per la nomina, che tra l’altro non ho mai richiesto, spiegando in una lettera le ragioni della scelta. Esse sono di ordine politico e non solo territoriale, frutto di una personalissima analisi sul contesto politico generale e non locale afferente il partito ed il quadro politico generale del centrodestra. Tra l’altro proprio sul piano locale essendo stato eletto e non nominato in seno ad un organismo istituzionale non comprendo da dove deriverebbe una qualunque difficoltà. Proprio per questo, essendo stato abituato a discutere delle “questioni” di partito con gli organi gerarchicamente superiori ho ritenuto e ritengo doveroso che tali considerazioni di natura generale restino interne agli organismi partitici. Sono fermamente convinto che i cittadini meritino riflessioni ed attenzione ai problemi che vivono quotidianamente e non vogliano assistere a discussioni, anche quando legittime, pur sempre interne ad organismi di partito. Ho sottolineato che è fuori discussione la mia appartenenza a Forza Italia quale  movimento politico da cui poter partire a mio giudizio per la costruzione di un unico soggetto politico di centrodestra, ed è per questo che continuerò a rappresentare l’indirizzo politico ed amministrativo di Forza Italia in seno al Consiglio Comunale di Paola a sostegno dell’amministrazione guidata dal Sindaco Basilio Ferrari. In merito a ciò voglio sottolineare come proprio per tale motivo ho contribuito a creare un gruppo consiliare che unisse le forze partitiche di centrodestra non condividendo affatto l’idea di piccoli partiti restando convinto che l’Italia abbia necessità di un sistema semplificato e bipolare. Da quando ho iniziato la mia rappresentanza in consiglio comunale, cioè dal 1997, sempre tra i banchi del centrodestra, ed attraverso il voto di preferenza, ho sempre creduto che non si possa prescindere dal fatto che la scelta degli elettori vada onorata e rispettata e che essa non possa essere subordinata alla partitocrazia bensì alle linee programmatiche di un partito e di una coalizione».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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