Longobardi – Prospettive di sviluppo nella nuova programmazione

Nota diramata dagli organizzatori

Coesione, sviluppo totale ed integrato, conoscenza, equità nelle capacità, valutazione progettuale, controllo del buon esito degli investimenti, valore della politica. Queste le parole che hanno caratterizzato l’incontro organizzato dal Comune di Longobardi sul tema “Prospettive di sviluppo nella nuova programmazione del PSR 2014/2020”. Un incontro a tratti appassionante, partecipato da relatori illustri e dalla cittadinanza, che hanno saputo cogliere la voglia di dibattito innovativo che il Sindaco di Longobardi, Giacinto Mannarino, aveva auspicato nel suo intervento introduttivo.

Per una volta nel corso dell’incontro tenutosi all’Hotel Gaudio di Longobardi Marina lo scorso 14 maggio e moderato dal giornalista Maurizio Pescari, non ci si è limitati a parlare di Bandi, Misure o destinazione di fondi, ma di approccio strategico alle opportunità di investimento e di importanza della capacità progettuale dei beneficiari. Insomma: le idee ed i progetti, prima dei soldi.

Le possibilità di sviluppo e di valorizzazione della qualità sono state oggetto dell’intervento di apertura di Rosario Previtera, esperto di Sviluppo Locale, mentre la ricerca di una identità regionale è stata al centro dell’intervento del prof. Giovanni D’Orio, dell’Univesità della Calabria: “Idea, progetto e sviluppo, è questo il percorso lungo il quale si dovrebbe tracciare la programmazione comunitaria. I problemi della Calabria non si risolvono solo con l’Agricoltura, ad essa si deve unire un modello di sviluppo totale, strutturale ed infra-strutturale. La Prugna di Terranova non può risolvere i problemi se poi non funzionano i depuratori, la viabilità ed i tesori culturali non sono accessibili al visitatore. Lo sviluppo dev’essere omogeneo e gli interventi totali, garantendo equità nella capacità”.

I lavori sono proseguiti con gli interventi del consigliere regionale Fausto Orsomarso che ha denunciato l’assoluto immobilismo del Governo regionale e la limitatezza del nuovo PSR, dell’agronomo Mario Reda che ha offerto un excursus sulle produzioni agro alimentari che rendono unica la Calabria nel mondo, di Pietro Molinaro, presidente regionale di Coldiretti, che ha lamentato l’assenza di condivisione e di partecipazione alle scelte programmatiche, Enzo Monaco, padre dell’Accademia Nazionale del Peperoncino e di Rosario Previtera che ha illustrato nel dettaglio il fenomeno Goji Italiano. Gli interventi hanno registrato la partecipazione del pubblico, che ha animato il confronto con interventi e quesiti.

Particolare rilievo l’intervento di Padre Marco Gagliardi, dell’Ordine dei Minimi di San Francesco da Paola: “Lo sviluppo è questione di sensi, che possono essere veri catalizzatori – ha detto Padre Marco – dobbiamo riscoprire quello di essere calabresi, nell’espressione più bella del nostro carattere che può diventare un vero valore distintivo”. Padre Marco, per l’occasione, ha offerto alla visione un prezioso volume del 1839 custodito nella Biblioteca del Santuario di Paola. “Pomona Italiana” il titolo del testo opera del Gallesio che racconta tutti gli alberi dei frutti italiani con illustrazioni e incisioni di autori illustri del tempo. L’intera opera si divide in 4 volumi e nel mondo se ne contano solo 20 esemplari.

Cosimo De Tommaso, imprenditore e Sociologo, nel suo intervento ha preso spunto dai dati nazionali del turismo, evidenziando come la causa principale del mancato sviluppo sia da attribuire alla totale assenza di comunicazione ed interazione tra le istituzione, le associazioni ed i cittadini stessi e di come questa assenza provochi ritardi, danni e sprechi.

Se la bontà delle scelte è stata rivendicata da Mauro D’Acri, Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura, Franco Laratta, sub commissario ISMEA, ha illustrato l’operatività dell’istituto e di come le risorse siano disponibili in caso di progetti efficaci. Fuori dal coro l’intervento di Salvatore Orlando, esperto di coesione e sviluppo rurale: “Nella programmazione ci deve essere metodo – ha detto – non possiamo pretendere di risolvere con i fondi del PSR i problemi strutturali del territorio, questo è compito della Politica. Così facendo si crea malcontento e la gente perde fiducia nelle istituzioni. E’ fondamentale inoltre conoscere i risultati di quello che abbiamo fatto e finanziato, troppe volte ad un progetto iniziale, non sono seguiti i risultati attesi”.

L’intervento conclusivo è stato del consigliere regionale Domenico Bevacqua che, nell’esprimere soddisfazione per la qualità emersa dal confronto, ha rivendicato l’importanza della cultura dell’ascolto: “Purtroppo in troppe occasioni la politica della programmazione ha guardato al breve periodo. Se si sbaglia nella progettazione degli interventi, la colpa è del politico che non sa fare. In questa programmazione abbiamo dato valore ai giovani, alle aree marginali del nostro territorio, e siamo pronti a valutare i risultati periodicamente, ed a controllare il buon fine degli interventi stessi. La ‘dematerializzazione’ delle procedure di assegnazione dei fondi, ci mette al riparo da tutto e da tutti. Lavoriamo insieme per il bene della Calabria”.

Soddisfazione per la qualità dei lavori è stata espressa da Giacinto Mannarino, sindaco di Longobardi: “Il risultato va oltre le nostre aspettative; oggi a Longobardi abbiamo aperto una maniera nuova di confronto tra politica, associazioni, imprenditori e cittadini. Intendiamo rimanere al centro di questo dibattito – ha concluso – perché siamo coscienti dell’importanza che il corretto uso del PSR può avere nello sviluppo del nostro comprensorio”.

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