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In attesa di conoscere il contenuto degli atti invocati da otto consiglieri di minoranza quasi un mese fa, l’intricata vicenda inerente la caserma dei Vigili del Fuoco di Paola inizia a sciogliere i suoi nodi. Stante la comunicazione del rappresentante Psi, Giovanni Politano, gli esponenti consiliari schierati in contrapposizione alla maggioranza di Basilio Ferrari sono riusciti ad ottenere quanto richiesto.
In contemporanea con l’articolo apparso in “apertura” ieri su queste colonne, sembra che dalle parti del Sant’Agostino abbiano ripreso a far funzionare l’udito, recependo l’istanza e regolandosi di conseguenza. Come scritto ieri infatti, da quasi un mese i consiglieri: Abruzzo, Aloia, Crocicchio, Di Natale, Gravina, Maiorano, Politano e Sorace; avevano inviato una richiesta al segretario Nicola Falcone, specificando che – in forza al capo III dell’art. 27 del regolamento del consiglio comunale cittadino – avevano il diritto di veder soddisfatta la propria richiesta di accesso agli atti in un termine temporale di tre giorni.
Passato quasi un mese, nessuno sembrava aver preso in considerazione la questione, nessuno a parte il segretario stesso che, in nome della sua funzione di Responsabile della trasparenza, ha risposto ai consiglieri facendosi carico del rilascio della documentazione. La risposta del segretario però, oltre a “tranquillizzare” i richiedenti, avrà fatto sobbalzare il reggente dell’Utc, perché la stessa è stata inoltrata “per conoscenza” all’ing. Fabio Pavone. Tuttavia questo scambio epistolare sembrava essersi esaurito alla data del 24 maggio, senza che nulla si fosse apparentemente mosso. Però l’altro ieri, in concomitanza della pubblicazione della notizia su questa testata, la questione s’è dissipata. Forse perché i tre giorni sono stati considerati a partire dalla risposta del segretario o probabilmente in virtù del fatto che la vicenda aveva preso le sembianze del “pubblico dominio”, nel dubbio si potrebbe apprezzare lo sforzo.
