Al Maon di Rende s’inaugura la mostra PARTI – VISIONI DEL TUTTO

Rende (Cs) – Al Maon di Rende s’inaugura la mostra PARTI – VISIONI DEL TUTTO.

Domenico Mendicino, The Story Of a House, 2015, fotografia, cm 50x75
Domenico Mendicino, The Story Of a House, 2015, fotografia, cm 50×75

Venerdì 10 giugno alle 18,30 Al MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende si inaugura la mostra “PARTI / VISIONI DEL TUTTO – Francesca Ferraiuolo, Domenico Mendicino, Antonella Rocca” curata da Tonino Sicoli e da Gregorio Raspa. Una mostra ed un percorso, tre artisti e tre ricerche, un bilancio e un futuro; Si conclude così, con un evento di verifica il progetto PARTI, che il MAON ha realizzato in questo inizio del 2016 e che ha toccato città come Roma, Bologna ed ora Rende. Si è trattato di una proposta culturale, che ha attivato un “circolo virtuoso” di collegamenti fra il museo calabrese e due centri d’arte italiani aperti alle proposte del contemporaneo, come il centro “Di Sarro” di Roma e il Forum Vittoria di Bologna. Sono stati presentati tre giovani artisti, diversi per ricerca linguistica, ma collegati dalla medesima spinta intellettuale. Francesca Ferraiuolo, Domenico Mendicino e Antonella Rocca sono prima di tutto i protagonisti di un’esperienza, che li ha visti confrontarsi, oltre che fra di loro, anche con situazioni diverse, con artisti, collezionisti, galleristi, critici di varie

Antonella Rocca, I-Regolari, 2016, acciaio saldato e legno
Antonella Rocca, I-Regolari, 2016, acciaio saldato e legno

generazioni e con il pubblico di consolidate ma diverse tradizioni e contesti culturali. Artisti che non fuggono né rimangono imprigionati in una geografia della cultura e dell’arte, pertanto “fuori” da luoghi base e senza fughe verso richiami metropolitani ormai depotenziati. Oggi non c’è più un centro unico e il mondo contemporaneo è una grande città. Spostarsi è cercare un dialogo, mettere in discussione le proprie certezze, muoversi rispetto alla fissità dei propri punti di

Francesca Ferraiuolo, Manovre, 2015, stampa fotografica su plexiglas, cm 100x70
Francesca Ferraiuolo, Manovre, 2015, stampa fotografica su plexiglas, cm 100×70

vista, aprendosi verso modelli artistici nuovi e filoni di pensiero post-ideologici. Il nomadismo culturale insieme al viavai per il mondo rappresenta un tipo di mobilità da villaggio globale, segnata da conoscenza e da comunicazione, mediate dalle moderne tecnologie dell’immagine, che abbattono distanze unificando modelli e luoghi. PARTI è uno spazio di confronto, un sistema complesso di attitudini creative eterogenee orientato alla comprensione del mondo e delle sue dinamiche; aperto all’idea di revisione critica degli stilemi e degli stereotipi ereditati; criticamente pronto a costruire i tratti di una nuova sensibilità. E se è vera la posizione teorica fondata sull’idea che le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti, allora è necessario ricordare che dal punto di vista olistico “il tutto è più della somma delle sue parti”. Solo assecondando una simile prospettiva filosofica, risulta dunque possibile apprezzare – singolarmente prima e collettivamente poi – le proposte artistiche in mostra, per cogliere appieno il loro senso più autentico.

Mafalda Meduri

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