elezioni paola 2017

Paola – Nessun matrimonio tra Pri e Pd. Stancato va con Ferrari

L’incanto pare ormai rotto, l’atmosfera rilassata che – per un certo periodo – ha contraddistinto i rapporti tra una certa maggioranza e una parte della minoranza, sembra ormai finita nel tritacarne attivatosi con l’apertura della campagna elettorale che, dallo scorso dicembre, ha preso avvio con le dimissioni del duo consiliare socialista composto da Ivan Ollio e Roberto Perrotta.

Da quel giorno, avendo impresso un accelerazione “sostanziale” al confronto tra le parti, molti presunti accordi tra le varie anime dell’aula “Lo Giudice” hanno subito delle variazioni.

Ventilato da più parti e rafforzato da alcune, concomitanti, apparizioni pubbliche, l’asse che sembrava essere sorto tra i repubblicani di Sergio Stancato e i democratici di Graziano Di Natale, sembra essersi sgretolato sotto la pressione del tempo incalzante, figlio di un conto alla rovescia iniziato dal momento in cui il timone calabrese di Mario Oliverio ha iniziato a scricchiolare tra le “correnti” sorte dal momento in cui, la sua leadership, è stata messa “sotto sale” per via dei dubbi formali sorti attorno alle scorse elezioni regionali.

Con la ratifica del passaggio della Presidente del Consiglio comunale paolano, dott.ssa Emira Ciodaro, dalle fila “singolari” del Pri a quelle “plurali” composte assieme ai moderati del Pdl (partito che, nonostante la liquefazione nazionale, a Paola sembra avere ancora un’apparente consistenza), la possibilità di un asse tra il movimento capitanato dal dott. Stancato e il partito parzialmente gestito da Graziano Di Natale, sembra essere venuta meno.

Considerando la quantità ed il tenore dei battibecchi tra le parti, veri e propri confronti senza esclusione di colpi tenutisi nel corso dell’ultima adunata consiliare, pare proprio che se oggi si svolgessero le elezioni provinciali, difficilmente Graziano Di Natale riuscirebbe a bissare il colpo riuscitogli due anni fa.

Avendo aperto “anticipatamente” la campagna elettorale, i socialisti paolani hanno quasi “costretto” ognuno a mettere mano al mazzo di carte, a fare la conta dei punti possibili e di quelli probabili ai compagni di tavolo. In questo scenario, datosi che s’avvicina il momento per giocare un’altra mano, tutti i componenti della politica rappresentativa paolana hanno iniziato a guardare nel “piatto”, specchiandosi sulle varie puntate e cercando il modo migliore per non uscire dal gioco.

Siccome nella maggioranza ha fatto il suo esordio “Grande Paola”, gruppo sul quale è ancora difficile mettere la mano sul fuoco per pensare ad una riconferma di Ferrari (altrimenti non si spiegherebbe l’uscita di Francesco Serpa che è andato a rimpinguare le fila del gruppo capitanato da Maria Pia Serranò, fuoriuscendo dai “Moderati per Paola”, storicamente inclini a vedere nell’attuale sindaco il futuro amministrativo del paese), pare quantomeno “ovvio” che ognuno inizi a mettere in cascina le provviste per affrontare l’inverno. E siccome tutte le parti “alternative” all’attuale centrodestra, almeno quelle riconoscibili nel caos delle varie formazioni, hanno chiaramente espresso il diktat secondo il quale non ci sarà alcun ripescaggio tra coloro che stanno continuando a dare linfa all’amministrazione in carica, allora è probabile che questa manovra d’anticipo possa costringere qualcun altro a compiere quello che in gergo automobilistico si chiama “undercut”. Nella fattispecie si tratta di una manovra che, nelle corse della Formula 1, viene messa in pratica dai box, richiamando anticipatamente un pilota per il cambio gomme in modo da recuperare qualche secondo da riversare poi in pista – magari – sopravanzando l’avversario che prima di questa operazione stava davanti.

Questo potrebbe indurre coloro i quali erano in lizza per un accordo “trasversale”, a doversi rivolgere altrove, magari andando a cercare una difficilissima “alchimia” con parti equipotenti per ambizioni e candidature a sindaco.

Chi vivrà vedrà, per il momento nel dinamico consiglio comunale paolano, l’ennesimo rimescolamento ha portato alla formazione di due maxigruppi incarnati dai “Moderati per Paola Pri-Pdl” e dai componenti della “Grande Paola”, due fazioni capaci di contare su otto consiglieri (sindaco compreso) e quattro assessori. Gli unici ad essere rimasti così com’erano sono Fabio Buono e Marco Cupello dell’Udc. Chissà se anche questo dettaglio vorrà pur dire qualcosa.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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