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Paola – Ordinanza contro Emissioni Sonore. Multe e “restrizioni”

Anticipandola di quasi una settimana rispetto a quella emanata l’anno scorso, il sindaco di Paola ha promulgato la consueta ordinanza relativa agli orari di «diffusione musicale ed emissioni sonore a mezzo di apparecchiature elettroacustiche nei locali pubblici o nei luoghi aperti o esposti al pubblico, per il periodo dal 15 giugno al 30 settembre 2016».

Vergato di suo pugno nella data di ieri (23 giugno 2016), il documento del sindaco parte dalla premessa che: «durante il periodo estivo si svolgono manifestazioni, sagre, concerti; che i titolari di pubblici esercizi promuovono iniziative per rallegrare la permanenza degli ospiti; che è compito tuttavia dell’Amministrazione comunale salvaguardare la salute pubblica e prevenire rischi derivanti dall’inquinamento connessi all’utilizzo di apparecchiature elettroacustiche e diffusione sonora». Dando seguito a questa intenzione, il dispositivo sindacale prosegue secondo richiami normativi funzionali a rafforzarlo come “ordinanza”, giungendo al punto dal quale il cittadino non dovrà transigere, l’ordine vero e proprio che dovrà essere rispettato da coloro che dovessero mettere in pratica attività “potenzialmente rumorose”.

«Sono manifestazioni rumorose a carattere temporaneo – ordina Basilio Ferrari – soggette alla presente disciplina le attività musicali in luogo pubblico all’esterno o all’interno di pubblici esercizi (piano-bar , ecc), circoli privati, strutture ricettive , parco giochi e luna-park con l’impiego di sorgenti sonore, amplificate e non, che producono inquinamento acustico, purché si esauriscano in un arco di tempo limitato; La musica riprodotta con apparecchi elettroacustici e diffusione sonora all’interno ed all’esterno di luna-park o parchi giochi a supporto dell’attività principale deve cessare entro le ore 24,00; Le attività di intrattenimento musicale dal vivo e di musica riprodotta con apparecchi elettroacustici e diffusione sonora all’interno ed all’esterno a supporto dell’attività principale, ( piano bar. DJ, musica dal vivo, Karaoke ), da parte di:

  • pubblici esercizi (bar, ristoranti gelaterie) circoli privati, strutture ricettive, sono svolte previa SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) con allegata relazione di impatto acustico firmata da tecnico abilitato, presentata all’ufficio Attività Produttive, fatti salvi tutti gli altri obblighi di legge, rispettando la seguente disposizione:
  1. Il divieto assoluto di tenere attività di intrattenimento musicale in concomitanza degli eventi previsti dalla programmazione dell’Amministrazione Comunale;
  2. Gli esercizi che intendono effettuare attività di intrattenimento musicale debbono dotarsi di limitatori acustici in modo da garantire , nella fascia oraria dalle ore 00,00 alle ore 07,00, il non superamento di 60 d(B)A da misurasi sui confini del locale e comunque nelle abitazioni più prossime non dovrà essere superato il limite massimo differenziale di 3 d(B)A
  3. l’attività di intrattenimento musicale , attesa la valenza turistica dei luoghi è consentita fino e non oltre le ore 02,45 , per tutti gli esercizi siti all’interno del Centro Storico , non oltre le ore 03,30 per tutti gli esercizi siti all’esterno del Centro Storico».

Nonostante l’apparente somiglianza con l’ordinanza dello scorso anno, che comunque pare non aver condizionato negativamente la movida notturna, c’è un punto controverso nell’elenco di quelli presentati. Nella fattispecie il primo, quel «divieto assoluto di tenere attività di intrattenimento musicale in concomitanza degli eventi previsti dalla programmazione dell’Amministrazione Comunale»; rivolto a privati cittadini che, così facendo, dovrebbero lambiccarsi nel calendario di eventi estivi dell’amministrazione (non ancora diramato) per organizzare appuntamenti nei loro locali. Questa disposizione sarebbe stata comprensibile se il privato fosse stato messo in condizione di visionare il cartellone stagionale predisposto, perché chi non gode di uno status “istituzionale”, le sue serate deve programmarle con largo anticipo, perché poi con gli ospiti eventualmente invitati si assumono doveri contrattuali che devono essere onorati. Immaginate la disdetta di chi avesse intenzione di fare un dj-set per il 24 luglio e poi scopre che quella sera c’è uno spettacolo organizzato dal comune, magari a Largo Sette Canali che – per la cronaca – nonostante gli appuntamenti stiano continuando a susseguirsi, resta off limits per i diversamente abili.

Indipendentemente da questo aspetto, il cardine della riflessione dovrebbe riguardare proprio la “libertà personale” dei paolani. Costretti ad allinearsi ai “capricci” dell’amministrazione senza poter immaginare una serata diversa sulla medesima superficie urbana. O prima, o dopo, senza conseguire da alcuna premessa, perché il caso specifico non pare neanche contemplato per l’ambito della salute pubblica, in quanto non è chiaro il nesso con i «rischi derivanti dall’inquinamento connessi all’utilizzo di apparecchiature elettroacustiche e diffusione sonora».

Dinnanzi a siffatto paradosso è insorto l’ex consigliere capogruppo del Psi, Ivan Ollio, che pubblicando l’ordinanza sulla sua bacheca virtuale, ha commentato: «l’osservanza delle norme e delle regole non sempre corrisponde al bene delle cose e alla giustizia dei fatti, ma tutto può essere il pretesto per avallare i propri interessi coprendosi con la parvenza della legalità».

Per chiunque non si allineasse all’ordine di non organizzare eventi concomitanti con l’amministrazione, la sanzione prevista dovrebbe essere di 500 euro, in quanto nel dispositivo è previsto che «Per le violazioni alla presente ordinanza per le quali non sono previste sanzioni stabilite da specifiche disposizioni di legge si applica la sanzione amministrativa pecuniaria indicata nell’art. 7.bis del D.lgs 267/2000 da euro 25,00 ad euro 500,00».

Mentre le altre possibili contravvenzioni prevedono il «pagamento di una somma da Euro 258,00 ad Euro 1.549,00 per lo svolgimento di attività temporanee di intrattenimento e svago in luogo pubblico o aperto al pubblico e di spettacoli:

  • senza la prescritta autorizzazione o segnalazione certificata di inizio attività ;
  • oltre il limite di orario massimo consentito dalla presente ordinanza ;
  1. il pagamento di una somma da euro 1.032,00 a euro 10.329,00 nei casi di superamento dei

limiti di emissione e dei valori di attenzione previsti dalla L.447/95 e della presente

ordinanza».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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