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Di buon mattino, accompagnata dai suoi genitori e dal fratello, la giovane Sara Veltri ha varcato – per l’ultima volta da “scolara” – la porta dell’Ipesoa San Francesco di Sant’Agata, l’istituto d’istruzione superiore in cui ha seguito il corso di studi culminato nel diploma.
Dopo tredici anni, per questa specialissima ragazza paolana è arrivato il momento di raccogliere i frutti dell’impegno profuso e, come tanti altri suoi coetanei, è giunta la “maturità”.
Attorniata da tutta la comunità cittadina, partecipe sin dal principio della sua esperienza scolastica, Sara ha affrontato lo sguardo affettuoso della commissione e, affiancata dalle instancabili “Ancelle” che l’hanno seguita passo passo, ha dato l’esame che per tutti significa il trampolino per il mondo degli adulti.
Insieme a tutta la grande famiglia che non le ha mai fatto mancare il sostegno, erano presenti – defilati e discreti – l’assessore alle politiche sociali del comune di Paola, avv. Marco Cupello e il sindaco che, insieme all’ex assessore Carmen Carnevale, ha propiziato l’avvio del percorso scolastico della giovane Sara, l’avv. Roberto Perrotta.
In un’aula elettrizzata dall’emozione collettiva, la città di Paola ha mostrato (una volta di più) il suo volto migliore, fatto dalla somma delle espressioni dei visi di tutti coloro che – con un sorriso bagnato da lacrime di gioia – hanno contribuito a creare una coscienza sociale capace di “umanizzare” persino l’operatività della burocrazia.
Da oggi Sara Veltri è una giovane diplomata che, nonostante le difficoltà che quotidianamente deve affrontare, ha dimostrato a tutti il potere salvifico del credo mescolato alla volontà e all’Amore, una Fede grande che si rinnova esemplare per ognuno, soprattutto per quelli che – dinnanzi ad un fato avverso – da oggi hanno un riferimento in più per confidare nelle proprie possibilità.
Questo Paola, intesa come “Città di San Francesco”, lo sa bene. Per questo Paola, quella che “crede in se stessa”, oggi era lì insieme a Sara.
Per chi sarebbe voluto essere fisicamente presente, ma non ha potuto, il video che segue vuole essere un piccolo aiuto per poter dire “io c’ero”.
Buona Visione
