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A seguire i consigli che il sindaco Ferrari dispensa su internet – precisamente su “Facebook” – i paolani farebbero davvero bene a non porsi domande. «Non chiedetevi dove siamo», ha scritto il primo cittadino a commento di una serie di foto ritraenti il corteo del Carnevale estivo, senza specificare se stesse riferendosi alla collocazione sua e della maggioranza che lo appoggia o al fatto che Paola abbia assunto (per due sere) le sembianze di località tropicali. «Non chiedetevi dove siamo» potrebbe diventare il leitmotiv della prossima campagna elettorale, perché se i paolani dovessero porsi questa domanda (cioè: “dove siamo?”) il rischio di doversi rispondere con i dati – amari – della realtà, sarebbe troppo elevato. Nel tentativo di farlo in maniera “politicamente corretta”, si potrebbe partire da un assunto: «siamo in un paese dove non suscita clamore la consapevolezza che, per organizzare il Ferragosto verde concluso con il concerto dei Tiromancino, i soldi elargiti per pagare l’evento siano provenuti da un capitolo di bilancio (il 1739/7) riservato alle “spese diverse per smaltimento dei rifiuti solidi urbani”». Questo è quanto, ed ognuno potrebbe disquisire per ore a riguardo, sollevando questioni relative all’opportunità colta (a questo punto a spese dei contribuenti che pagano la spazzatura con cedole inviate da Equitalia) e altre inerenti le motivazioni per cui l’atto è stato firmato da un geometra che è responsabile del settore “Tecnico-Manutentivo”.
Nel lunghissimo spazio che intercorre sui puntini sospensivi con cui si è inteso dare un nome a questa iniziativa (“E……..state dalla parte dell’Ambiente”), la cifra di 48.421,80 euro ci sta tutta, così come l’urgenza di liquidarla per finanziare (così come è sancito nella determina dirigenziale n. 277 del 29/07/2016 firmata da Giovannino De Medici ) «la installazione di stand e gazebo nei luoghi di interesse principali sia sul Lungomare “S.Francesco di Paola” (ore antimeridiane) che nel centro della città (ore serali), e con il supporto della Società Ecologia Oggi S.p.A si cercherà di sensibilizzare i cittadini a promuovere il servizio della raccolta differenziata con metodologia “Porta a Porta”», nonché «la rappresentazione di un noto artista del mondo musicale “Tiro Mancino”».
In attesa della pubblicazione della determina 316, ai paolani è consigliabile non chiedergli “dove siano” (e soprattutto “come siano” investiti i soldi delle loro tasse).
Per concludere giusto una curiosità.
Lo staff tecnico dei Tiromancino (compresi i membri della band, per un totale di 17 persone) ha pranzato a Ferragosto in un locale paolano, tuttavia il leader – Federico Zampaglione, vero punto d’attrazione del gruppo musicale – ha preferito “cenare” a Fuscaldo (nel “dopo concerto” nei locali paolani non s’è visto), tirandosi appresso l’interesse dei tanti fan che, per l’occasione, hanno incrementato la movida fuscaldese facendo registrare il “tutto esaurito” negli esercizi visitati dall’artista.
Un detto popolare, scomodato per l’occorrenza e tradotto dal dialetto all’italiano, recita: “Marzo fa il fiore ed Aprile ne raccoglie l’onore”.
A giudicare da come sono andate le cose, soprattutto alla luce del congruo cachet elargito alla band grazie all’esborso dei contribuenti paolani, al posto della parola “Aprile” il nome di “Fuscaldo” ci sta a pennello, perché grazie a questa visita l’economia del paese confinante con la città di San Francesco, ha girato (eccome se “ha girato”).
Ovviamente non si vuol fare la morale all’artista che, come tutti i cittadini liberi, ha il diritto di rifocillarsi dove ritiene più opportuno, tuttavia sarebbe stato senz’altro più bello poter godere della sua compagnia proprio laddove si è fatto, e speso, tanto per averlo a Ferragosto.
A Paola, cui va lo “sforzo” del mese di Marzo, resterà lo scintillio degli occhi esultanti sotto al palco, tanto – a quanto pare – l’economia della città non sembra rientrare tra le priorità di chi spende e spande a spese del popolo.
#oraquestaèpaola
