basilio ferrari

Paola – “Nord, Sud, Ovest, Est”… e forse è tutta fogna ciò che c’è?

Una perdita durata per giorni, un tombino “saltato” in mezzo alla strada e, così, la fogna che dovrebbe collettare la casa circondariale di Paola al depuratore di Via Pantani, è tracimata laddove la gente passa per andare al mare. Soltanto l’altro ieri mattina il personale della ditta incaricata è riuscito a mettere mano alla questione, ponendo finalmente un freno a quel puzzolente e odioso fenomeno che ha condizionato la permanenza vacanziera di molti turisti, ospitati presso la vicina e frequentata struttura che, in città, rappresenta forse il più grande bacino di utenti estivi che Paola ogni anno è in grado di accogliere. Nonostante i vari solleciti e le chiamate tempestivamente effettuate per segnalare il problema, dal comune sembra che qualcuno abbia inteso prendersela comoda e lasciare, turisti e residenti, in balia dell’olezzo e dell’insalubre attività di quel pozzetto che sversava sulla strada (andando anche a finire nei campi circostanti) ogni sorta di liquame. Probabilmente, nonostante la cospicua densità demografica che stagionalmente interessa quella zona, la sua caratteristica periferica potrebbe non aver attivato immediatamente l’attenzione degli amministratori, molto più celeri – se esiste la possibilità di dimostrare “solerzia” ad agosto inoltrato – ad intervenire in aree la cui evidenza è molto più palese agli occhi dell’opinione pubblica.

Infatti, nonostante il ritmo biblico con cui il sindaco assume le sue decisioni (basti ricordare l’ordinanza sulla non potabilità dell’acqua dell’inverno scorso, o la più recente presa di posizione in merito al pericolo di contaminazione delle acque che scorrono vicino al sito montano di Riverano) il primo cittadino paolano ha provato a “mettere una pezza” sulla degradante situazione che quotidianamente vivono coloro che si trovano ad essere domiciliati,  a risiedere o  a trovarsi di passaggio in Via Sant’Agata.

Si da infatti il caso che per una delle traverse (Via Caulonia) che fiancheggiano la strada principale (Via Sant’Agata), Basilio Ferrari abbia emesso un dispositivo in cui ha intimato «ai proprietari degli immobili siti nella Via Caulonia di questo comune; a provvedere all’immediato risanamento di un tronco fognario di proprietà privata dei proprietari degli immobili di Via Caulonia stessa, per eliminare la fuoriuscita dei liquami dal tratto fognario, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica». Questo nell’ordinanza n. 24 di quattro giorni fa, dove è stato anche sancito che gli stessi proprietari «devono contribuire alla riparazione della fognatura e sia con addebito delle spese ai proprietari, se il risanamento venisse fatto da questo ente».

Stesso discorso, riservato a cittadini-utenti che dovranno pagare di propria tasca disservizi della rete fognaria, è stato riservato ai residenti di Via del Cannone che «per un inconveniente igienico sanitario (infiltrazioni acque fognarie) verificatosi nei locali dei servizi igienici presso l’esercizio commerciale denominato “Sanitaria Ortopedica”», dovranno «eseguire gli interventi necessari all’eliminazione di eventuale perdita e/o malfunzionamento, finalizzati al ripristino del tratto di condotta fognaria di via del Cannone, al fine di eliminare l’inconveniente igienico sanitario».

Tutto ciò mentre al Parco Mediterraneo, in prossimità del litorale meridionale cittadino (snodo “Via Sottopromintesta-Rione Colonne-Via Pantani”) dall’altro ieri la fogna ha invaso – oltre alle strade interne del complesso residenziale – anche buona parte degli scantinati delle abitazioni. Si tenga presente che, nel caso specifico, in quei liquami c’è anche roba proveniente dall’ospedale.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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