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Paola – A due passi dal Santuario c’è un degrado che risale al 2013! VIDEO

«Che la Città Natale del Santo Patrono della Calabria non sia l’Oasi felice con cui si vorrebbero riempire i discorsi elettorali, è cosa risaputa. Che la Casa di San Francesco di Paola sia stata violata da faccendieri che nulla hanno a che spartire con l’ecumenismo e la sacralità della regola “minima”, è anche questo un dato di cui le cronache giudiziarie stanno dando conto. Ma che gli spazi antistanti l’espressione più alta della religiosità calabrese siano divenuti un polo d’attrazione per il vandalismo più becero, questa è una cosa di cui nessuno – fino a ieri – era a conoscenza». Con questa premessa, alla Vigilia di Natale di tre anni fa (Dicembre 2013 – clicca e leggi), è stato dato conto dell’atto vandalico che aveva interessato la sede paolana del “Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia” (Unicef), sfregiata da ignoti che si erano divertiti a prendere a pietrate le vetrate dei locali. A distanza di un tempo lungo quasi quanto una legislatura, lo stato in cui versa la struttura eretta dinnanzi al cancello d’ingresso del Santuario di San Francesco di Paola, è tornato d’attualità. Perché a pochi mesi dalla definitiva chiusura del punto Unicef, nel quale erano impegnati operatori locali con il compito di promuovere le iniziative in favore dei bambini, l’edificio è divenuto praticamente “disabitato” e quindi – all’apparenza – idoneo a soddisfare le esigenze disparate di una discreta quantità di categorie sociali. Senza neanche il “lumino” tenuto acceso da un’iniziativa che, comunque, garantiva quantomeno la presenza vigile di persone vocate al volontariato, la struttura che – per la sua posizione – funge anche da “belvedere” , è divenuta terra di conquista per balordi d’ogni sorta. Dagli assuntori di sostanze stupefacenti, ai vagabondi in cerca di un riparo per la notte, fino ai vandali e a coloro intenzionati ad approfittare di una precaria intimità, quei corridoi inframezzati dalle vetrate dei locali ne avranno viste di cotte e di crude. Fa sensazione sapere che questo accade a due passi dal nucleo pulsante della religiosità cittadina, dove i custodi delle Regole del Patrono sono costretti a convivere con una brutta immagine di degrado, insieme ai tanti pellegrini che ogni giorno fanno visita al Santo. Nonostante la denuncia fatta dai responsabili della sede nell’immediatezza del primo atto vandalico (dicembre 2013), neanche dal comune – che dovrebbe avere una parte determinante nella gestione della struttura – è stato predisposto nulla che potesse evitare la situazione attuale.

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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