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Paola – La lotta all’Asp unisce il Consiglio, con dei “distinguo” sul Terremoto

L’ultimo consiglio comunale paolano, nonostante fosse imbastito su punti da discutere “bipartisan”, ha marcato nuovamente le distanze tra i diversi modi di fare politica in città. Da un lato perché il centrodestra consiliare (o “maggioranza”), presumibilmente assestato su una concordia confermata dall’esito delle votazioni conclusive, ha inciso con proposte cui solo la minoranza “presente” è stata autorizzata a confrontarsi. Dall’altro perché il centrosinistra (o “minoranza”) opposto per mandato elettorale, è apparso dimezzato nei suoi numeri, presentandosi all’aula “Lo Giudice” – nonostante gli interventi di Politano e Di Natale – “assente giustificato” per quanto concerne Abruzzo e Gravina, e «assente e basta» (così come ha detto la presidente Ciodaro), nel caso di Crocicchio. Sorace è stato presente e, dopo l’abbandono dell’aula di Politano (dovutosi allontanare per impegni precedentemente assunti in altre sedi), è rimasto l’unico compagno di banco del capogruppo del Pd, lasciando il segno solo per un’alzata di mano fraintesa dalla moderatrice durante l’ultimo appello.

La cittadinanza – su invito dei dipendenti ospedalieri – ha partecipato numerosa alla discussione (addirittura applaudendo gli interventi più significativi). C’erano praticamente tutte le fasce rappresentative della popolazione: dai lavoratori alle associazioni, dai semplici elettori agli attivisti di partito, dai dirigenti tecnicamente ufficiali ai sobillatori delle piazze. Paola è stata “presente a se stessa”, come è spesso accaduto su temi collettivi, cercando di mostrarsi attenta ai gravi problemi del terremoto che ha squassato il centro Italia, e alla messa a repentaglio della sanità nel nosocomio cittadino (ala meridionale di uno spoke che ancora non vuol saperne di entrare a pieno regime secondo il decreto emanato dal commissario Massimo Scura).

Sullo spirito di questa “condivisione” popolare, il primo punto ha avuto vita facile e discussione minima, causata più che altro da una “svista” che il consigliere Di Natale ha fatto notare e che è stata prontamente condivisa (solo per i consiglieri di minoranza presenti) dal resto del consiglio. Da ciò dovrebbe conseguire che Abruzzo, Aloia, Crocicchio, Gravina e la Maiorano, non saranno menzionati nel processo di autotassazione interna con cui i rappresentanti politici del S. Agostino contribuiranno ad un aiuto economico per le popolazioni terremotate.

Demarcazioni necessarie? Chissà.

La presidente Ciodaro ha dimostrato di tenerci, specificando proprio a Di Natale – che aveva chiesto l’estensione della proposta a «tutto il consiglio comunale» – la possibilità di attribuirla solo a «quelli presenti in aula».

Sul secondo punto, nonostante qualche schermaglia “di concetto”, la convergenza tra maggioranza e minoranza è stata pressoché totale, accordata sulla convinzione – espressa in una frase della presidente del consiglio – che sia necessario «un atto di rispetto della legalità, e l’attuazione di un decreto regionale (quello del commissario Massimo Scura, ndr) è semplicemente un atto di rispetto della legalità».

Questa convinta tenacia politica, basterà a far chiudere qui la discussione?

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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