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Per completezza d’informazione si rimanda all’edizione di domani del Quotidiano del Sud, ma per un aggiornamento “in tempo reale” è necessario prendere a riferimento queste righe.
La vicenda è quella di una famiglia paolana, una storia che erroneamente, nell’articolo che uscirà domani, è stata data come “conclusa” (nel senso che prendendo atto dell’ordinanza del sindaco Ferrari s’è presunto che la situazione avesse avuto un “lieto fine”).
Ma così non è, perché nonostante il dispositivo del sindaco, da stamattina un cane randagio (presumibilmente “abbandonato” per via dei collari di cui è dotato), s’è impadronito dell’abitazione di una famiglia residente al civico 9 di via Marina. La situazione è tale che neanche l’ordinanza del sindaco è riuscita a fare chiarezza perché pare che nessuna struttura si sia dimostrata disposta ad accogliere il cane che, con un comportamento lontano dall’affetto che solo il “migliore amico dell’uomo” sa mostrare, ha fatto irruzione nella casa mordendo la sessantacinquenne che al momento era presente, e “cacciando” tutti gli occupanti.
Sono le 22.36 del 5 settembre 2016 e, come testimonia la foto a corredo dell’articolo, la famiglia residente è ancora fuori dalla propria abitazione, seduta su scomode sedie di plastica in attesa che il sindaco – che ha detto loro di essere impegnato in consiglio comunale – prenda un provvedimento che trascenda dal semplice invito a recarsi in albergo, e predisponga le mosse necessarie a liberare la loro dimora.
#oraquestaèpaola
P.S. Per la cronaca: il nucleo familiare appurato all’atto di fare visita, è composto da tre donne (di cui una, 65enne, cardiopatica e diabetica), due adolescenti e una bambina. Ah, e ovviamente il cane, in casa, sta facendo ancora i comdodi suoi.
