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Paola – Scaricabarile: Sbano “piagnucola” e accusa il Consorzio (poi ritratta)

La disperazione che attanaglia la popolazione paolana, le cui segnalazioni relative a situazioni di “pubblico degrado” ormai non si contano più, sembra essersi impadronita anche degli ambienti interni al Sant’Agostino, laddove i giovani amministratori del pool esecutivo di Basilio Ferrari hanno iniziato a “piagnucolare”, accusando enti terzi e chiedendo “aiutini” a destra e a manca (soprattutto ai loro putativi padri politici) pur di mandare avanti una qualsiasi azione di ordinaria amministrazione.

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Il sorcio preso in trappola al terzo piano di un’abitazione a Piano Torre

Come testimoniato da una cronaca recente, la situazione che attanaglia il rione di Piano Torre è tale che gli abitanti si sono visti invadere i salotti delle proprie abitazioni site al terzo piano dei palazzi, mentre i “sorci arboricoli” sono ormai un’attrazione della villa comunale “Dalla Chiesa” (clicca e leggi, qui per Piano Torre e qui per la villa “ex Umberto I”).

 

Come spesso accade, il più loquace “interventista” della prima ora è stato il vicesindaco Francesco Sbano che, dall’eterea vacuità del web, aveva annunciato un vigoroso “repulisti” che sarebbe stato posto in essere dagli operai del Consorzio di Bonifica. Tuttavia, col passare del tempo, l’agognato annuncio non si è concretizzato nella realtà dei fatti e, per questa ragione, il sottoposto gerarchico del sindaco Ferrari – lo scorso 30 Agosto 2016 – ha inteso promulgare un annuncio tanto disperato quanto inedito. «Dal 12 luglio che cerco di organizzare la pulizia/taglio erba nelle zone di Piano Torre e “scarpata della Villa Comunale – ha scritto Sbano su Facebook – Purtroppo il sig. Pasquale Lancellotta responsabile del consorzio di bonifica è latitante e senza di lui non si può fare nulla. È incredibile, sono quasi due mesi che provo a parlare con lui ma non risponde mai al telefono. Chiedo a tutti gli amici di destra e di sinistra di fare qualcosa perché non è possibile che si continui a gestire in questo modo un ente che può fare tanto per la nostra regione». Un appello al quale ha risposto il consigliere regionale Fausto Orsomarso, dicendo: «Domattina lo cerchiamo ufficialmente anche in regione».

Ed ecco che già ieri, 31 Agosto 2016, il rampollo esecutivo della familiare “Grande Paola”, ha fatto marcia indietro. Confortato dall’amico regionale che gli ha tolto le castagne dal fuoco e lo ha portato a correggere il tiro su quanto scritto il giorno prima. «Ringrazio il consigliere regionale Fausto Orsomarso per essersi attivato immediatamente dopo aver letto il mio post di ieri – ha scritto nuovamente il vicesindaco paolano su Facebook – questa mattina sono stato contattato dal commissario del consorzio di bonifica signor Aiello il quale mi ha chiesto quale fosse il problema e si è subito attivato per iniziare i lavori di pulizia della scarpata della villa e di Piano torre. È stato molto gentile e disponibile, si è scusato per il disguido e mi ha spiegato che il Sig. Lancellotta era in ferie (dal 12 luglio al 31 agosto? ndr) motivo per cui non rispondeva al telefono. Comunque è stato tutto chiarito e a brevissimo inizieranno i lavori che tengo a precisare non sono dovuti ma nell’ambito della collaborazione tra enti si è sempre fatto».

Dichiarazioni che sono diventate una “luna di miele” nella giornata odierna (1 Settembre 2016), perché sempre Francesco Sbano – pubblicando foto ritraenti operai al lavoro sulla scarpata sotto la villa “Dalla Chiesa” (ex “Umberto I”) – ha scritto: «Come promesso abbiamo iniziato la pulizia della scarpata della villa. Ringrazio i lavoratori del consorzio di bonifica, il capo squadra Franco Anselmucci, il commissario Aiello e il sig. Lancellotta». Insomma, ricondotto su una via politicamente più “retta e razionale”, il vicesindaco s’è rimangiato tutto il suo livore.

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Istantanea del degrado lungo la strada di Viale Charitas

Ma per una ricerca che ha avuto un “lieto fine” ve n’è un’altra che rischia di rimanere infruttuosa. Si da infatti il caso che, lungo Viale Charitas – strada che congiunge il rione Piazzetta e la trafficata Sant’Agata – nei pressi delle aree “private” che si tramutano in parcheggi durante i primi quattro giorni di maggio, ignoti continuino ad accatastare buste di spazzatura indifferenziata che, considerata la loro quantità, hanno trasformato uno dei luoghi ancora “incontaminati” di Paola in una vera e propria discarica a cielo aperto. Una situazione sulla quale si dovrebbe vigilare, perché – contestualmente – sull’argine a lato della medesima strada che costeggia il fiume “Isca”, altri cumuli immondi danno bella mostra di se. Col mare a due passi e con il rischio di rappresentare un “tappo” nel caso in cui la portata autunnale delle acque dovesse rinvigorirsi.

D’altronde, “anche questa è Paola”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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