fabio pavone

Paola – Ancora nessun mandato per gli stipendi dei dipendenti comunali

In un susseguirsi di mormorii e mugugni, la situazione di stallo in cui langue il destino dei dipendenti comunali di Paola continua ad avvitarsi su se stessa. Terrorizzati dalla prospettiva di diciassette mesi senza stipendio, avanzata dal segretario Nicola Falcone nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi (dinnanzi anche ai sindacati e ad un “fugace” primo cittadino), gli impiegati municipali starebbero iniziando a toccare “con mano” la consistenza di quell’allarme lanciato dal dirigente. Falcone, solo sette giorni fa, dal centro dell’aula consiliare ha detto – a chiare lettere – che i pagamenti sono bloccati da «quando sono finiti i soldi». L’amministratore ha spiegato che gli stipendi fino ad oggi corrisposti al personale del comune di Paola, sono stati possibili grazie «all’evento straordinario del pignoramento eseguito nei confronti del Ministero di Grazia e Giustizia», una somma intorno ai 950mila euro di cui l’ultima tranche dovrebbe arrivare a breve, con la quale è stato possibile «arrivare fino ad oggi, settembre 2016, con lo stipendio pagato regolarmente tutti i mesi». Ciò vuol dire che, a partire da Ottobre, per la pianta organica del Sant’Agostino potrebbe iniziare un periodo d’incertezza riguardo la cadenza mensile delle spettanze lavorative, una previsione accreditata dall’avvocato gestore dell’ente. «Dovremmo avere degli incassi a fine mese – ha detto il segretario – per cui lo stipendio di ottobre ce lo pagheremo, io spero, nella prima metà di novembre. Dopodiché non si sa. Perché abbiamo anche il problema legato alla tesoreria, gestita dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che non ci concede anticipazioni di cassa. Avevamo chiesto un milione e 700mila euro di anticipazione, e non ce li ha dati col pretesto che siamo un cattivo cliente. Abbiamo utilizzato, stiamo utilizzando ed utilizzeremo dei fondi a destinazione vincolata che abbiamo in cassa e che ho l’obbligo di ricostituire entro la fine dell’anno, se possibile ne utilizzerò ancora una parte se a dicembre non dovessimo avere soldi per pagarci, sotto Natale, lo stipendio di novembre. E poi non sono in grado di fare previsioni». Parole giunte come un macigno nelle orecchie dei dipendenti, sentenze che hanno l’aspetto di una “pietra tombale” sull’amministrazione guidata da Basilio Ferrari che, Proprio ieri ha incontrato la rappresentanza sindacale unita dell’ente per discutere sul da farsi (e che, nei giorni scorsi, avrebbe smorzato l’entità della situazione ostentando sicumera).

Di certo c’è che neanche l’altro ieri i mandati di pagamento sono stati deliberati per partire alla volta della banca, certificando il persistere di una situazione che, anche altri rappresentanti della maggioranza, starebbero cercando di ridimensionare nel goffo tentativo di dare l’impressione che presso il comune di Paola le cose stiano filando “nel verso giusto”. Gli stipendi sono ancora fermi al palo e tra gli impiegati serpeggia l’inquietudine, fermando le lancette allo sforamento del patto di stabilità compiuto nel 2012 (all’alba della sindacatura Ferrari), è molto probabile che di questa situazione si continuerà a parlare a lungo e ben oltre i termini di una campagna elettorale.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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